Dizionario Arte

Gaddi, Taddeo

Pittore fiorentino, figlio del pittore e mosaicista Gaddo Gaddi (morto nel 1330 ca). Secondo Cennino Cennini, Taddeo fu figlioccio di Giotto e lavorò con lui per ventiquattro anni. Fu uno degli artisti fiorentini più importanti del suo tempo, come indica il fatto che intorno al 1347 fu tra i primi della lista dei migliori maestri di pittura presenti a Firenze compilata dalle autorità della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia; la pala d’altare che dipinse per la chiesa (un polittico della Vergine e bambino in trono con santi, completata nel 1353) è ancora in situ. I lavori di Taddeo più conosciuti furono dipinti per Santa Croce a Firenze: i più importanti sono gli affreschi dedicati alla vita della Vergine nella Cappella Baroncelli (1330 ca) e i pannelli illustranti la vita di Cristo (1335 ca), originariamente destinati alle porte di un armadio della sacrestia e ora divisi tra i musei di Firenze (Accademia), Monaco (Alte Pinakothek) e Berlino (Gemäldegalerie). Molti altri pannelli sono attribuiti a Taddeo, che ebbe una fiorente bottega. Sebbene fosse un erede della tradizione giottesca, il suo stile è meno straordinario e più aneddotico. Ebbe tre figli pittori, tra i quali il più importante fu Agnolo (morto a Firenze nel 1396), che continuò la maniera di Giotto ma la modificò ancora di più verso un’eleganza decorativa. È particolarmente noto per i suoi freschi dai chiari colori, che influenzarono la raffinata arte tardo *gotica dei pittori della generazione successiva, come Lorenzo Monaco. Le opere di Agnolo includono affreschi sulla storia della Croce nel coro di Santa Croce (1390 ca) e sulla storia della Vergine nella Cappella del Sacro Cingolo nel Duomo di Prato (1392-95). Gli sono anche attribuiti molti quadri su tavola. Nascita: ? ; Morte: Firenze 1366

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