Gainsborough, Thomas
Dizionario Arte

Gainsborough, Thomas

Thomas Gainsborough

Gainsborough, Thomas. Pittore inglese di ritratti, paesaggi, e fancy picture, uno dei più singolari artisti dell’arte britannica. Mostrò talento artistico sin dai primi anni e intorno al 1740 si trasferì dalla sua città natale, Sudbury, a Londra, dove studiò con Gravelot e forse anche con Hayman.

Nel 1748 ritornò a Sudbury e nel 1752 avviò l’ attività di ritrattista a Ipswich, la più grande città della contea. Faceva soprattutto ritratti a mezzo busto, ma realizzò anche piccoli ritratti di gruppo ambientati in paesaggi, tra i quali il celebre I coniugi Andrews (1748-49 ca, National Gallery, Londra), notevole per la sua “freschezza rugiadosa” (Ellis Waterhouse). Inoltre dipinse semplici paesaggi (Il bosco di Wood, 1748, National Gallery, Londra).

I suoi mecenati a Ipswich furono principalmente mercanti e nobiluomini locali, ma nel 1759 si trasferì a Bath dove lavorò molto di più per clienti della buona società, molti dei quali ricchi ospiti alle terme della città. Da questo momento in poi tutti i suoi ritratti furono a grandezza naturale e molti a figura intera, e sviluppò uno stile libero ed elegante (La contessa Howe, 1764 ca, Kenwood House, Londra).

Nel 1768 divenne socio fondatore

Nel 1768 divenne socio fondatore della Royal Academy (l’unico ritrattista proveniente da fuori Londra a ricevere questo onore) e nel 1774 si stabilì permanentemente nella capitale. Qui ampliò ancora lo stile personale che aveva sviluppato a Bath, lavorando con la luce, con rapide pennellate e colori evanescenti e delicati. Divenne il pittore preferito della famiglia reale, anche se il suo rivale Reynolds fu nominato pittore principale dal re.

Gainsborough disse che mentre il ritratto era la sua professione, la pittura di paesaggio era il suo piacere, e continuò a dipingere paesaggi anche dopo aver lasciato la campagna, qualche volta basandoli su materiali quali ramoscelli e ciottoli, che sistemava in studio come uno stimolo per la sua immaginazione: Reynolds narrò di lui che usava “pietre rotte, erbe secche e pezzi di specchio, che ingrandiva e trasformava in rocce, alberi e acqua”. Gainsborough realizzò anche molti disegni di paesaggi, alcuni a matita, altri a carboncino e gessetto (gli piaceva sperimentare varie tecniche e qualche volta usò tecniche miste, per esempio combinando gesso con oli).

Negli ultimi anni allargò il suo raggio d’azione includendo divertenti pitture di soggetti campestri (Peasant Girl Gathering Sticks, 1782, City Art Gallery, Manchester). Si conosce solo un’occasione in cui lasciò l’Inghilterra per fare una breve visita nei Paesi Bassi nel 1783.

Lo stile di Gainsborough

Lo stile di Gainsborough è influenzato dall’incisione francese e dalla pittura di paesaggio olandese; a Bath il suo cambiamento di stile nella ritrattistica è dovuto molto allo studio ravvicinato di Van Dyck, di cui vide l’opera in case di campagna vicine (la sua ammirazione è più evidente in The Blue Boy, 1770, Huntington Art College, San Marino); e nei suoi tardi paesaggi fu qualche volta influenzato da Rubens (The Watering Place, 1777, National Gallery, Londra).

Fatta eccezione per il nipote Gainsborough Dupont, non ebbe assistenti. A differenza della maggior parte dei pittori contemporanei, non assunse mai al proprio servizio un pittore specializzato nella rappresentazione dell’abbigliamento. Fu in vari modi l’antitesi di Reynolds; mentre questi era organizzato e molto professionale, Gainsborough (anche se produsse un numero incredibile di opere) era molto più rilassato. Spesso infatti era in ritardo con le commissioni, tanto da scrivere che “pittura e puntualità si mescolano quanto l’olio e l’aceto”.

Sebbene abbia scritto molte lettere in uno stile piacevole, Gainsborough, diversamente da Reynolds, non ebbe interesse per la letteratura o per i temi storici: la sua unica grande passione al di fuori della pittura era la musica (il suo amico compositore William Jackson scrisse che “evitò la compagnia di uomini di lettere, per i quali provava avversità… detestava leggere”).

Il muto rispetto tra Gainsborough e Reynolds

Gainsborough e Reynolds ebbero comunque un grande mutuo rispetto; Gainsborough chiese a Reynolds di visitarlo al letto di morte. Reynolds offrì un tributo postumo al rivale nel quattordicesimo dei suoi Discorsi. Riconoscendogli la fluida brillantezza della pennellata, elogiò “la sua maniera di formare tutte assieme le parti di un’immagine”, e scrisse di “tutti quegli strani scarabocchi e segni” che “attraverso una specie di magia, a una certa distanza… sembrano collocarsi ciascuno nel posto giusto”. Esempi dell’opera di Gainsborough si trovano in varie collezioni in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; a lui è dedicato un bel museo a Sudbury, nella casa dove era nato.

Nascita: Sudbury 1727;
Morte: Londra 1788

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