Dizionario Arte

Galleria Borghese

Galleria Borghese. Roma. Museo statale italiano situato a Villa Borghese. La villa fu costruita (1613-15) per il cardinale Scipione Borghese (1576-1633) come casa di campagna (era allora fuori città, oggi in semicentro) e come luogo di custodia della sua magnifica collezione d’arte. Nipote di papa Paolo V (Camillo Borghese, 1552-1621), Scipione ottenne numerosi incarichi ecclesiastici e utilizzò l’ingente patrimonio ricavatone per soddisfare il suo amore per la bella vita e la sua genuina passione per l’arte. Fu il primo grande protettore di Bernini e nella raccolta vi sono importanti suoi lavori giovanili di scultura, tra cui due busti di Scipione; fu uno dei primi ammiratori di Caravaggio che sostenne più di qualunque altro collezionista.

Fu anche spietato nell’utilizzo del suo potere e della sua influenza per acquistare le opere desiderate, tra le quali la più notevole è il Trasporto di Cristo morto di Raffaello: con il consenso dello zio papa rimosse la tela dalla cappella di Perugia per la quale era stata creata, sostituendola con una copia. Altri membri della famiglia contribuirono alla collezione dopo la morte di Scipione, in particolare il principe Marcantonio IV Borghese (1730-1800), il quale rimodellò l’interno dell’edificio in stile *neoclassico in sintonia con le sculture antiche in esso conservate. A causa di alcune difficoltà economiche il figlio di Marcantonio, Camillo Borghese (1775-1832), vendette parte della collezione (compreso il *Guerriero Borghese) al cognato Napoleone Bonaparte nel 1807. Nel 1891 i dipinti, le sculture e le antichità di proprietà degli altri Borghese furono collocati nella villa, e nel 1902 l’edificio e il suo contenuto furono acquistati dal governo italiano.

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