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Moda,  Attualità

Gaultier diffidato dagli Uffizi: si procede per via giudiziaria

Ad Aprile 2022, Gaultier ha lanciato la sua nuova collezione. Il soggetto? L’arte rinascimentale, ed in particolar modo la famigerata Venere di Botticelli, protagonista del quadro del 1495 La nascita di Venere.

La Venere di Botticelli è apparsa sui capi dello stilista francese, ma per la Galleria degli Uffizi è uso non autorizzato.

Il dipinto ritrae Venere, una ragazza formosa, nuda. Ha lunghi capelli ondulati, biondo rame, che le coprono i lombi. Una mano a nascondere i seni. Si innalza sopra una conchiglia, perché, l’epiteto di Venere o Afrodite è ᾿Αναδυομένη, cioè nascente dalle acque.

Ed è così che si presenta la figura: fiera mentre emerge dalle onde del mare. Chi è che non si innamorerebbe di un capolavoro simile? Gaultier certamente lo ha fatto, ma questa sua passione potrebbe costargli cara.

nascita di venere, botticelli

L’opera, che simboleggia bellezza spirituale ed amore, è custodita nella Galleria degli Uffizi di Firenze, la quale non ha trovato appropriato il comportamento del designer.

Infatti, la maison francese ha usato l’immagine ritraente la Venere come soggetto per svariati capi, tra t-shirt, canotte e pantaloni, reinterpretando il soggetto rinascimentale in chiave pop.  Non ha, però, stipulato un accordo preventivo con il museo vasariano, e nemmeno ha richiesto il permesso per l’utilizzo dell’immagine dell’opera.

Gli Uffizi fanno causa a Gaultier per la Venere di Botticelli

I capi di Gaultier sono stati promossi anche sui social, dal profilo ufficiale del brand, ed il nome del capolavoro botticelliano è stato dato alla collezione.

L’azione legale degli Uffizi

Tuttavia, il Codice dei Beni Culturali italiano, per l’utilizzo della copia di una data copia di un’opera, prevede la richiesta di una specifica autorizzazione, oltre che il pagamento di un canone e riguarda tutte le immagini della proprietà pubblica italiana.

Il comportamento di Gaultier, quindi, è da ritenersi illecito.
L’ufficio legale delle Gallerie si è attivato, già ad aprile, sul piano legale e ha inviato alla casa di moda francese una lettera di diffida nella quale si intimava il ritiro dei capi ritraenti la Venere, oppure l’attivazione dell’accordo commerciale in grado di sanare l’uso improprio.

Nonostante la disponibilità della Galleria nel mantenimento dell’immagine nella collezione dello stilista, nel rispetto delle normative vigenti, la diffida è stata del tutto ignorata. Quindi, a questo punto, gli Uffizi, galleria diretta da Eike Schmidt, si sono mossi per vie giudiziarie: è stato richiesto un risarcimento a favore del museo e il ritiro degli abiti “illegittimi”.

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