Attualità

Gay come terroristi, la forte campagna di Amnesty International prova a scuotere le coscienze

“Siamo criminali. Viviamo al di fuori della legge. Mettiamo in pericolo la stabilità del nostro paese e del mondo. Siamo una minaccia, ma non abbiamo rimpianti. Abbiamo delle richieste: che questa denigrazione finisca adesso, l’immediato rilascio dei nostri dalle prigioni, che la persecuzione si arresti e che i più di 90 paesi che ci tormentano cessino l’oppressione. Smettetela di trattarci come terroristi”

Queste le dure parole di accusa della campagna di Amnesty International per sensibilizzare e scuotere le coscienze sui soprusi constantemente subiti dai gay, qui appunto paragonati a dei terroristi, perché proprioo come tali ci si può sentire quando la società è ancora retrograda e non riconosce l’uguaglianza nei diritti fondamentali a tutti, etero o gay. Proprio in questi giorni in Italia si sta ancora discutendo la leggitimità del matrimonio tra coppie gay, mentre in Europa, e nel mondo, è già riconosciuta in diversi paesi. Ma ci sono realtà ben più dure di quella italiana, purtroppo, e tenere alta l’attenzione è doveroso. Ci sono molti paesi, e il pensiero va immediatamente alla Russia di Putin, dove essere gay significa essere in pericolo, doversi guardare dal prossimo perché potrebbe essere uno dei tanti che pensano che l’omosessualità sia una devianza, da reprimere. E quando quel prossimo è rappresentato da un governo che demonizza i gay e legittima solo e soltanto la famiglia tradizionale, allora si capisce che diventa non difficile, ma insopportabile vivere così.

Il video che vi mostriamo è stato pubblicato sul sito di D di Repubblica.

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!