Dizionario Arte

Gemito, Vincenzo

Scultore italiano. Di indole ribelle, rifiutò fin da subito i temi cari all’accademia in favore di soggetti popolari, scelta cui contribuì l’amicizia con il pittore Antonio Mancini. L’esordio ufficiale avvenne già nel 1868, con Il giocatore, opera acquistata da Vittorio Emanuele II, colpito dalla sua vivacità vernacolare e dal modellato ruvido e vibrante. I rapidi successi che seguirono gli valsero numerose commissioni private per ritratti scultorei, realizzati con concretezza antiretorica e profonda capacità di introspezione. Dalla metà degli anni Settanta, Gemito raffinò la propria cultura grazie a un soggiorno a Parigi, dove conobbe il pittore Ernest Meissonier. Negli anni Ottanta ottenne una serie di commissioni pubbliche, i cui soggetti magniloquenti mal si addicevano però al suo linguaggio; ne conseguì un periodo di crisi, cui corrispose un grave crollo psichico. Allo scorcio del secolo, iniziò a specializzarsi nella figura femminile, realizzando una serie di disegni ormai concepiti come opere a sé stanti, assai pregevoli per resa del volume e degli effetti di luce. La produzione plastica di quegli anni fu invece meno spontanea, più legata al gusto per il dettaglio minuto e consenziente a certa retorica celebrativa e vagamente neoclassica. Gli ultimi anni furono travagliati da problemi economici, cui giovò ben poco, a soli due anni dalla morte, un premio statale voluto dal regime fascista. Nascita: Napoli 1852; :

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!