Dizionario Arte

Gentile da Fabriano

Pittore italiano che prese il nome dal suo luogo di nascita nelle Marche. La data di nascita era tradizionalmente collocata intorno al 1370, ma l’opinione di molti esperti è ora incline a collocarla circa quindici anni più tardi. Gentile portò a termine importanti incarichi in molti dei maggiori centri d’arte italiana e fu riconosciuto come uno dei principali artisti della sua epoca, ma la maggior parte delle opere sulle quali era basata la sua alta reputazione sono andate distrutte: così sono perduti gli affreschi di Palazzo Ducale a Venezia (1408) e di San Giovanni in Laterano a Roma (1427). Oltre che in queste città lavorò a Firenze, Siena e Orvieto. La sua maggiore opera sopravvissuta è la famosa pala d’altare dell’Adorazione dei Magi (1423, Uffizi, Firenze), dipinta per la chiesa di Santa Trinita a Firenze, che lo pose accanto a Ghiberti come uno dei più importanti esponenti del gotico internazionale in Italia: opera sorprendente non solo per la squisita bellezza decorativa ma anche per il trattamento naturalistico della luce nella predella, dove compare una scena notturna con tre diverse fonti di luce. Gentile ebbe un’influenza estesa (inizialmente molto più del suo grande contemporaneo Masaccio), in particolare su Jacopo Bellini, che probabilmente lavorò con lui a Firenze, su Pisanello, che completò l’opera in Roma interrotta dalla sua morte, e sul Beato Angelico, che fu il suo più grande erede.

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