Dizionario Arte

Gerasimov, Alekandr

Pittore, scenografo, architetto e amministratore russo, figura dominante nell’arte sovietica. Dipinse vari tipi di quadri, tra i quali i più ammirati oggi sono forse quelli in cui rievoca le proprie origini contadine, come Il macello (1929, Gerasimov Museum Michurinsk), la scena piena di forza dell’uccisione di un toro. La sua notorietà però è legata ai quadri agiografici dedicati a Stalin (Stalin e Voroshilov nel giardino del Cremlino, Galleria Tret’jakov, Mosca, 1938). Gerasimov fu infatti l’artista ufficiale dell’era stalinista repressiva (vedi realismo socialista): Fu presidente dell’Accademia delle Arti dell’URSS dal 1947 al 1957; fu a capo della Unione degli artisti dell’URSS, mostrando un’implacabile ostilità verso anche i più trascurabili segni dell’arte progressista e meritando così l’epiteto di ‘sinistro’ e ‘diavolo’ da parte dei critici occidentali e dei più coraggiosi compatrioti (Alan Bird, Storia della pittura russa, 1987). Dopo che Stalin venne condannato pubblicamente dal suo successore Kruscev nel 1956, Gerasimov fu estromesso dal sistema dell’arte; nello stesso anno ebbe un attacco di cuore e non recuperò più la salute. Nascita: Kozlov 1881; Morte: Mosca 1963

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