Gianfranco Ferré
Moda

GIANFRANCO FERRé BY DIOR, L’OMAGGIO AL SARTO

Atto di riconoscenza per Gianfranco Ferré: il couturier italiano omaggiato con un libro da Dior

Il prossimo 15 dicembre, nelle librerie europee, debutterà Gianfranco Ferré by Dior


Storia dell’architetto della moda. Uomo dalla grande sapienza che, dall’11 maggio 1989, scrisse un fortunato capitolo di Dior.

Uno stilista italiano in Dior? La sua nomina, allo scadere degli anni Ottanta, fece molto clamore. Succedere a Marc Bohan non fu semplice per il “maestro della forma“.

Nonostante le critiche ricevute su più fronti, lo stilista italiano ebbe il modo e il tempo per far ricredere gli scettici sul suo ingresso nella griffe.

Gianfranco Ferré by Dior, l'omaggio al sarto. Copertina libro
Copertina del libro Gianfranco Ferré by Dior

Bisogna gestire, coltivare, sviluppare le nostre marche in modo che siano sempre più desiderate da quelli, come i giapponesi, che cercano la loro differenza nell’accesso e uno stato sociale che ha un valore di simbolo”, disse Bernard Arnault.

E l’esotismo di Ferré divenne un vero e proprio status symbol.

L’approccio alla moda dalla visione di un architetto fu la chiave di successo del sarto. Talentuoso sia nell’arte sia nella Couture, Gianfranco rivede i canoni estetici del marchio proponendo una sorta di rigidità geometrica nelle sue creazioni.

Laureatosi al politecnico di Milano nel 1969, il grande Gianfranco punta su tre figure geometriche: coni, piramidi e cilindri, trasformandoli in capi d’abbigliamento.


“L’architetto delle camicie bianche“, per la sua innovativa visione estetica, fu premiato con il “Ditale d’oro“, l’Oscar francese della moda.

Il 23 luglio del 1989, sotto un tendone fatto allestire nel giardino della Fondazione Rothschild si compie il miracolo di Gianfranco Férre.

Gli archivi vennero scandagliati con dovizia e la giacca Bar fu l’antesignana di un gusto barocco, riletto con soluzione architettoniche.

Quello che mi ha conquistato al mio arrivo sono stati gli ateliers, la sua équipe, la sua immagine, uno strumento meraviglioso, un vero stradivario che mi hanno lasciato suonare in completa libertà“, disse lo stilista.

Il resto della storia potrete conoscerla in Gianfranco Ferré by Dior, edito da Assouline.

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