Gilbert, Alfred
Dizionario Arte

Gilbert, Alfred

Alfred Gilbert

Gilbert, Alfred. Scultore e fabbro inglese. Originariamente voleva diventare chirurgo, ma fallito l’esame d’ammissione al Middlesex Hospital nel 1872 optò per l’arte, formandosi prima alla Royal Academy e poi dal 1875 al 1878 alla École des Beaux-Arts di Parigi. Dopo aver trascorso sei anni in Italia tornò in Inghilterra nel 1884 e lavorò su vari progetti importanti, il più conosciuto dei quali è la fontana commemorativa Shaftesbury a Piccadilly Circus (1887-93).

Gilbert, Alfred
Fontana commemorativa Piccadilly Circus

La nota figura di Eros che sormonta la fontana è fusa in alluminio, e rappresenta uno dei primi esempi dell’uso di questo metallo nella scultura; la leggerezza di questo metallo permise a Gilbert di ottenere una posa sospesa più delicata che se fosse stato limitato dall’uso tradizionale del bronzo. Sebbene sia stato un grande lavoratore, rispettato e ricercato, fu ingenuo e pessimo uomo d’affari. Il rifiuto di delegare ad altri il lavoro e di scendere a compromessi sulla qualità dell’opera lo portò ad accettare più incarichi di quanti ne potesse svolgere, e in alcuni di essi ebbe perdite economiche.

Nel 1901 fallì e nel 1909

Nel 1901 fallì e nel 1909 andò volontariamente in esilio a Bruges, dove realizzò piccoli lavori. Nel 1926 tornò a Londra e tra il 1926 e il 1928 completò il suo capolavoro, la tomba del duca di Clarence nella cappella di San Giorgio del castello di Windsor, che aveva iniziato nel 1892. I dettagli sinuosi e labirintici, resi con assoluta destrezza, pongono Gilbert fra i maggiori professionisti dell’ art nouveau, sebbene egli ostentasse disprezzo per lo stile. Caratteristico di Gilbert è, in questa tomba, l’uso di una varia gamma di materiali: marmo, bronzo, alluminio, ottone e avorio.

Il suo ultimo lavoro importante fu un bronzo commemorativo per la regina Alexandra a Marlborough Gate, Londra (1926-32); quando questo fu completato egli fu insignito del titolo di cavaliere. La sua reputazione precipitò in basso dopo la sua morte perché il suo stile era assolutamente incompatibile con le correnti artistiche del XX secolo (stilisticamente il Memorial di Alexandra appare più come un’opera degli anni Novanta dell’Ottocento che degli anni Trenta del Novecento), ma è oggi ritenuto uno dei più grandi scultori inglesi della sua generazione.

Vedi anche New Sculpture.

Nascita: Londra 1854;
Morte: Londra 1934

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