GINO SORBILLO – IL SUCCESSO DELLA PIZZA NAPOLETANA
Un successo che fa trend: la pizza napoletana di Gino Sorbillo è tra le più amate da tutto il mondo.
Tradizione
La pizza napoletana è praticamente nel DNA del famoso pizzaiolo Gino Sorbillo. Appartiene, infatti, a una delle famiglie pizzaiole più antiche di Napoli. Così Gino impara fin dalla giovinezza i segreti della vera pizza, abbinando poi la tradizione alla propria vena artistica. In questo modo, lo stile culinario centenario viene da lui proposto in chiave contemporanea, contribuendo quindi a uno dei più grandi cambiamenti avvenuti nel mondo della pizza negli ultimi decenni.
Telegiornali, riviste, format televisivi (Masterchef, per esempio): Gino Sorbillo ha catturato l’attenzione di tutti i canali informativi e culturali italiani. E, inoltre, quando nel 2016 la pizza è stata dichiarata Patrimonio Unesco, le pizze Sorbillo hanno festeggiato l’evento con decorazioni a tema.
Innovazione
Grazie a Gino Sorbillo, la pizza napoletana arriva per la prima volta nel gennaio 2011 allo Chef Congress Identità Golose. Con suo fratello Toto, Sorbillo ha aperto altre sei sedi: Lievito Madre al Mare, Lievito Madre al Duomo, Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo (quest’ultima in tre luoghi distinti della città e a Milano).
Oggi Gino Sorbillo è anche il fondatore della Casa della Pizza, luogo che nasce nel centro storico di Napoli, a pochi passi dalla pizzeria, in quella che fu l’abitazione della zia Esterina, donna simbolo della Pizza Fritta Napoletana, la prima dei 21 figli della famiglia Sorbillo. La Casa della Pizza è aperta a tutti gli amanti della pizza e si propone come un luogo di confronto sulla specialità partenopea più amata al mondo.
Nel giugno 2016, inoltre, Sorbillo è stato insignito dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA Maestro di Arte e Mestieri. L’unico, in più, della categoria dei Pizzaioli, alla presenza del ministero dei beni culturali e del Presidente della Repubblica Mattarella.
La nuova frontiera di Gino è l’utilizzo di farine di agricoltura biologica e l’aggiornamento continuo dei propri menù. Ciò avviene attraverso la continua e costante ricerca delle migliori eccellenze gastronomiche italiane da proporre sulla pizza e da far conoscere attraverso la pizza.
L’amicizia con Carlo Cracco
Quando la pizza margherita dello chef Carlo Cracco ha indignato gli italiani, Gino Sorbillo ha preso le sue difese. «A me l’interpretazione della Pizza di Carlo Cracco è piaciuta. Non è Pizza Napoletana e non viene venduta e presentata come tale, è la sua Pizza e basta. Noi partenopei dovremmo scandalizzarci di più quando troviamo in giro pizze che fraudolentemente vengono vendute e pubblicizzate come pizze della nostra tradizione addirittura con l’aggiunta di riconoscimenti Stg, Dop, Doc e roba del genere.» Così ha commentato Sorbillo riguardo alla “scandalosa” pizza firmata Cracco, dal costo di ben €16.
Insomma: se Sorbillo valorizza la tradizione, Cracco punta alla rivisitazione e all’innovazione. Eppure, nonostante queste due filosofie culinarie diverse, i due restano in sintonia. Perché alla creatività e alla fantasia in cucina non vi è limite.
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