Gio ponti
Design

Gio Ponti, buon compleanno al maestro del design italiano

Buon Compleanno Gio Ponti, padre e maestro dell’architettura e del design del secolo scorso

132 anni fa nasceva Gio Ponti. Oggi lo ricordiamo e lo celebriamo come il più grande designer italiano del secondo dopoguerra. Scopriamo insieme chi era l’ideatore della sedia Superleggera.

Giovanni Ponti, in arte Gio

Il 18 novembre 1891 nasce a Milano Giovanni Ponti, oggi meglio conosciuto come Gio. Si laurea in architettura presso l’allora Regio Istituto Tecnico Superiore (il futuro Politecnico ) nel 1921, dopo aver sospeso gli studi durante la sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Di grande talento fin dagli albori, viene coinvolto nella organizzazione delle varie Triennali, sia a Monza che a Milano.

Negli anni venti, avviò la sua attività di designer all’industria ceramica Richard Ginori, rielaborando complessivamente la strategia di disegno industriale della società; con le sue ceramiche, Gio vinse il “Grand Prix” all’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925. In quegli anni, la sua produzione fu improntata più ai temi classici, mostrandosi più vicino al movimento Novecento, esponente del razionalismo. Sempre negli stessi anni iniziò anche la sua attività editoriale e nel 1928 fondò la rivista Domus, centro del dibattito culturale dell’architettura e del design italiani della seconda metà del Novecento.

Negli anni trenta Gio Ponti si estese all’organizzazione della V Triennale di Milano e alla realizzazione di scene e costumi per il Teatro alla Scala. Partecipò all’Associazione del Disegno Industriale (ADI) e fu tra i sostenitori del Premio Compasso d’oro.

La carriera di Gio Ponti, l’architettura

Dall’architettura all’arredamento, dalle ceramiche all’industrial design, le creazioni di Gio Ponti hanno segnato il Novecento e con le due idee è diventato il creatore dei simboli della Milano moderna. Basti pensare al Pirellone del 1956, il grattacielo in cemento allora più alto del mondo che oggi ospita il Consiglio Regionale della Lombardia. Ma anche le sue abitazioni a Milano, in via Randaccio, in via Brin e in via Dezza. Nel 1964 dà vita alla Concattedrale di Taranto, articolata, in analogia con le antiche cattedrali italiane in due parti. La navata e il campanile, quest’ultimo definito da due pareti in cemento armato, traforate da ottanta finestre esagonali e rettangolari e incastrate ai lati tra due torri campanarie. Uno stile innovativo per un luogo di culto che lo rende unico.

Gio ponti
Concattedrale di Taranto

Gio Ponti e il disegno industriale

Maestro del disegno industriale italiano, Gio Ponti propone pezzi d’arredo dalle linee pulite e dal gusto sofisticato ma moderno. Celebre è la sua 669 Superleggera, ideata per Cassina. Una sedia dalla forma semplice, che è comunque diventata un’icona del design grazie proprio alla sua eleganza.“Pesante” solo 1.700 grammi, grazie alla sottile sezione triangolare della struttura e dalla seduta in canna d’india intrecciata. Realizzata in legno massello di frassino, oggi è prodotta in una serie di varianti di colore e di materiali per poter essere inserita in qualsiasi contesto.

Gio ponti
Superleggera

Sempre ritornando all’idea di leggerezza, non possiamo non citare il lampadario ideato per Fontana Arte. Due forme geometriche pure e semplici in cristallo: la sfera, sotto forma di silhouette, ed il cilindro centrale luminoso.

Gio ponti
Fontana Arte

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