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Giochi da tavolo: al natale casalingo ci pensa MAM-e.it

Come passare il tempo durante i giorni festivi in in casa?

Per queste festività casalinghe, noi di MAM-e.it vogliamo invitarvi a riscoprire il piacere dei classici giochi in scatola per tutta la famiglia. Ecco quindi i nostri consigli per voi.

Giochi da tavolo a Natale, altro che tombola

Il periodo festivo quest’anno sarà insolito. Niente feste scintillanti, cenoni con una marea di amici e parenti, viaggi in luoghi esclusivi, e lunghe giornate o serate spese fuori. Il Natale 2020 lo passeremo per lo più in casa, col nucleo familiare ristretto, per chi avrà la possibilità e la fortuna di ritrovarsi insieme alle persone care. Largo spazio dunque a piccoli pranzi, cene, brindisi (con l’augurio di un 2021 migliore dell’anno che sta per finire), letture prolungate, mostre online e maratone Netflix, Prime Video, Sky, o quel che preferite – tutto in versione domestica, chiaramente.

Ma per trascorrere le vostre giornate c’è anche un altro modo: mettersi attorno a un tavolo e tirare fuori un bel gioco di società (oppure regalatevelo). Uno di quelli riposti in qualche cassetto o angolo della soffitta, che richiedono magari ore e ore, e il tempo per giocarli come si deve non c’è mai stato. Durante queste festività, insieme alle carte da gioco e alla tombola (in cui c’è e ci sarà sempre qualcuno che urla “ambo” al primo numero estratto) togliete gli strati di polvere da quelle scatole colorate e provate a divertirvi con disegni, parole e soldi (ovviamente fac-simile). Questi sono i nostri suggerimenti, alcuni piuttosto classici, altri forse un po’ meno noti. Ma sicuramente tutti altrettanto curiosi e spassosi.

Monopoly

Partiamo dal gioco da tavolo probabilmente per antonomasia. Con decine di versioni, Monopoly ha avuto origine già negli anni Trenta del secolo scorso. Pare sia stato inventato da Charles B. Darrow, e fu acquistato dalla casa editrice Parker Brothers, mentre in Italia a proporlo fu la nuova Editrice Giochi a partire dal 1936. L’obiettivo finale è semplice: restare l’ultimo proprietario “monopolista” in gioco facendo fallire tutti gli altri. Acquistate terreni, e poi costruite case e alberghi, incassando la rendita da tutti quelli che passano sulle “vostre” caselle. E poi scambiate proprietà (ecco, magari Vicolo Corto con Parco della Vittoria non hanno proprio lo stesso valore), aguzzando l’ingegno – ma siate onesti.

Le edizioni prodotte (nel mondo, ma in questa sede ci concentriamo su quelle per il nostro Paese) sono veramente tantissime, anche in occasione di eventi speciali. Quella per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, la versione coi cattivi Disney o con i personaggi di Star Wars, Avengers e Harry Potter. E poi l’electronic banking (si utilizzano le carte di credito), la super personalizzabile Monopoly Me fino alla recentissima Ms. Monopoly, in omaggio alle donne inventrici e pioniere di alcuni settori. Ah, ovviamente per i più tradizionali c’è sempre l’edizione classica, che non delude mai.

Il numero di giocatori va da 2 a 6 persone. Sulla durata, il tempo minimo è un’ora, ma andrete avanti sicuramente più a lungo. Molto più a lungo.

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Taboo

Attenti a quello che dite! No, non è un avvertimento (solo) per la vita di tutti i giorni, ma è quello base per Taboo. In questo gioco da tavolo infatti i membri delle due squadre dovranno a turno far indovinare ai propri compagni delle parole – quante più possibile – senza però pronunciare quelle, appunto, “tabù”. Si guadagnano punti per ogni termine indovinato, se ne perdono quando vi lasciate scappare una parola vietata. E state sicuri che i vostri avversari saranno lì a sorvegliarvi, pronti a premere il pulsante ogni qual volta nominerete ciò che non può essere nominato (e non stiamo parlando di Voldemort).

Per giocare servono almeno 4 persone, l’età consigliata è dai 13 anni. Una partita dura tutto il tempo che volete. Sappiate solo che nella confezione sono incluse oltre 1000 parole da indovinare.

Dixit

Anime fantasiose e creative, questo è per voi. Dixit è un gioco con splendide illustrazioni in cui a turno il narratore deve far indovinare agli altri la carta che ha segretamente scelto attraverso una brevissima descrizione fatta di poche parole. Ma fate attenzione, se siete troppo espliciti e tutti comprendono qual è la vostra carta tra quelle sul tavolo (ogni giocatore ne mette una collegandosi all’indizio fornito dal narratore), non guadagnerete alcun punto.

La spiegazione sembra contorta, ma vi assicuriamo che è più facile a dirsi che a farsi. Affinate intuizione e curiosità e tirate fuori dalla vostra mente l’indizio giusto. E a non cadere nelle trappole degli altri giocatori. Se non vi ritenete particolarmente creativi, vale la pena di giocare a Dixit anche solo per la bellezza delle illustrazioni. Esistono tante versioni, letteralmente una più bella dell’altra: Odissey, Memories, Mirrors e molte altre.

I giocatori vanno mediamente da 3 a 6, e un turno dura anche solo mezz’ora. Ma il gioco è talmente semplice e sorprendente che siamo sicuri vi catturerà.

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Pictionary

Molti di noi probabilmente sono grandi artisti secondo gli standard di Art Attack. E quindi ci si potrebbe chiedere perché partecipare a un gioco in cui bisogna disegnare. La risposta è che Pictionary serve anche a sorridere dello “scarso talento” dei vostri compagni, e vedere cosa sono in grado di inventarsi per farvi capire la parola che hanno pescato usando carta e penna. O lavagna e pennarello, è uguale.

Nel gioco tradizionale, su ogni carta inclusa nel mazzo ci sono quattro parole corrispondenti ad altrettante categorie e colori: giallo, blu, arancione e verde. Ogni casella del percorso è di una tonalità differente, e a turno ogni giocatore assume il ruolo di disegnatore. Che può essere il nuovo Picasso o uno che rappresenta il sole come un cerchio (storto) con delle linee attorno.
Per chi si ritiene ultra moderno e non vuole saperne di fogli su cui scrivere, c’è il nuovo Pictionary Air, in cui si usa lo smartphone. E per disegnare, lo si fa letteralmente in aria.

Il numero dei partecipanti è variabile, l’età suggerita è a partire dagli 8 anni. Non c’è una durata fissa, dipende probabilmente da quanto “ci avrete preso la mano”.

Si conclude qui, per stavolta, l’elenco di giochi da tavolo tradizionali con cui provare a divertirvi questo Natale. E speriamo che, nonostante tutto, riusciate a distrarvi almeno per qualche ora.

Autore: Chiara Anastasi

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