Giovanni Iudice e la collezione Iannacone
Sabato 13 ottobre 2018, in occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, il collezionista Giuseppe Iannaccone apre al pubblico le porte del suo studio legale allestito con opere della propria collezione contemporanea
Presentando un progetto speciale dedicato all’artista Giovanni Iudice.
“Giovanni Iudice. In pratica” – questo il titolo della mostra – nasce proprio da un’idea di Giuseppe Iannaccone con la collaborazione di Rischa Paterlini. Ha l’intento di far riscoprire come la pittura, sebbene sia il metodo espressivo più antico che si conosca, sia sempre in grado di trasferire emozioni e rinnovarsi continuamente.
Giovanni Iudice
L’artista nasce nel 1970 a Gela dove tuttora vive e lavora. Autodidatta, sin da ragazzo si avvicina al disegno e alla pittura. Sue opere figurano in musei pubblici a Palermo e Catania. Nel 2011, viene invitato da Giuseppe Iannaccone a partecipare alla mostra “L’Arte non è cosa nostra” presso il Padiglione Italia della 54° Biennale di Venezia. Proprio qui presenta il dipinto Umanità, opera incentrata sull’immigrazione in Sicilia.
Iudice è stato il primo artista a dipingere i clandestini fin dal 2006. Perchè l i ha studiati, li ha amati, ne ha dipinto le ansie, le sofferenze e le speranze.
Da qualche tempo, però, l’artista ha manifestato l’intenzione di voler abbandonare il tema dei migranti, perché sempre più utilizzato a fini propagandistici. D’altro canto non riesce a sottrarsi dal fare i conti con la realtà che lo circonda e che, quindi, lo ha portato alla realizzazione di Asino, 2018 d.C.
L’opera
Per parlare dell’opera utilizziamo le parole dello stesso Iannacone che cosi bene la descrivono. “Un trittico che racconta una storia fantastica, di miopia e d’amore, di sofferenza e di speranza. Una storia contemporanea: i clandestini che non possono sbarcare, che guardano senza grandi speranze dall’oblò per scrutare ciò che li aspetta. Tra di loro c’è Masha e il suo bambino Mobruk, nato nel corso della navigazione. Sulla nave è salito Giovanni, l’artista; vuole stare con loro qualunque cosa accada, vuole confortarli, guidarli proteggerli
La collezione
Prima di tutto bisogna dire che la collezione, che ha come punto di partenza l’arte italiana tra le due guerre, giunge oggi ai lavori di artisti emergenti delle ultimissime generazioni come Toyin Ojih Odutola e Allison Zuckerman.
Caratterizzata inoltre da un costante rinnovamento e da opere certamente di grande qualità, in questi ultimi anni ha ottenuto una certa legittimazione, grazie anche alla mostra alla Triennale di Milano e alla Estorick Collection di Londra. Una collezione, quindi, sicuramente intelligente, coraggiosa, visionaria e mai banale.
La mostra
Oltre al sostegno degno di nota per i giovani artisti emergenti e alle ricerche sempre più contemporanee, si può inoltre scoprire nella collezione Iannaccone la propensione per opere sempre più vicine ad un coinvolgimento emotivo per i medium più tradizionali come la pittura che però non risultano mai finalizzati ad una sola questione estetica.
Infine, durante il progetto speciale dedicato a Giovanni Iudice la collezione esporrà inoltre opere di circa 60 altri artisti fra i quali: Wangechi Mutu Matthew Barney, Adrian Paci, Shirin Neshat, Allison Zuckerman, Elizabeth Peyton, Karen Kilimnik.
Inaugurazione Sabato 13 ottobre 2018 dalle ore 11.00 alle ore 17.00
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: info@collezionegiuseppeiannaccone.it
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.