Giovanni Ricca, un pittore del 600′ italiano

Giovanni Ricca, pittore seguace di Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto fu tra i più attivi rinnovatori in senso cromatico e pittoricista della Napoli ancora scossa dal terremoto Caravaggio.

Giovanni Ricca. Di lui si sa poco, firmò non molte opere, una delle quali  la Santa Caterina d’Alessandria  (1630 circa), uno dei dipinti più affascinanti e misteriosi del Seicento italiano.

Giovanni Ricca

Appartenuta all’editore Giulio Einaudi, esposta nella collezione di Palazzo Madama a Torino fa tappa a Napoli fino al 5 giugno prossimo. Infatti sarà esposta alle Gallerie d’Italia, a Palazzo Cevallos Stigliano, Sede museale di Intesa Sanpaolo. Un’opera studiata a lungo per riconoscerne la paternità, l’attribuzione, a sua volta molto importante per ripercorrere un momento fondamentale dell’arte italiana del Seicento.

La Santa Caterina e le altre pitture

Lo sviluppo dell’arte nella capitale del Viceregno si deve all’influenza del duca di Osuna, arrivato a Napoli nel 1616 e rimastovi fino alla morte (1652). L’esposizione punta a contrapporre la Santa Caterina di Ricca con altre pitture di maestri contemporanei ( alcune della collezione permanete delle Gallerie d’Italia). Si tratta delle tele di Francesco Guarino, del Maestro degli Annunci ai pastori e di Hendrick De Somer. Oltre a questi, compariranno altre opere di artisti minori per stabilire relazioni e confronti. Infatti lo scopo è cogliere la personalità e l’ispirazione artistica di Ricca. Un’iniziativa per valorizzare la cultura italiana, per avvicinare al meraviglioso mondo dell’arte.

Opere

INTORNO ALLA SANTA CATERINA DI GIOVANNI RICCA. Ribera e la sua cerchia a Napoli

Fino al 5 giugno alle  Gallerie d’Italia di Palazzo Zevallos Stigliano ( Intesa Sanpaolo)  è in mostra Giovanni Ricca con gli altri maestri del suo tempo.