Giulia Arena intervista
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Giulia Arena: intervista a Ludovica de Il Paradiso delle signore

Intervista a Giulia Arena, alias Ludovica Brancia de Il Paradiso delle signore– tante curiosità e anticipazioni

Come anticipato qui, ecco una sorpresa per tutti i fan de Il Paradiso delle signore daily: un’intervista a Giulia Arena, il volto della perfida Ludovica Brancia.

Giulia Arena ci parla del suo rapporto con il personaggio di Ludovica, della sua esperienza sul set del Paradiso delle signore e del suo lavoro di attrice.

Non solo! Ci dà anche qualche anticipazione inedita sulla sua storia con Riccardo. Continua a leggere per scoprirle.

Giulia Arena intervista
L’intervista a Giulia Arena
  • D: Sei un volto arcinoto al pubblico di Rai1 grazie alla fiction Il Paradiso delle Signore, ma hai esordito nel mondo della recitazione qualche anno fa, interpretando anche altri ruoli oltre a quello di Ludovica. C’è un personaggio/storia che ti affascina e che vorresti portare in scena?

R: Mi piacerebbe tornare in Sicilia ed entrare a far parte della produzione de Il Commissario Montalbano, ma sarebbe un po’ difficile, perché faccio parte di quelle ragazze siciliane di origine normanna, che rappresentano poco il prototipo siciliano a cui siamo abituati. Paradossalmente vesto molto meglio i panni di Ludovica, che è una milanese doc. Come personaggio storico, mi piacerebbe interpretare Giovanna D’Arco, anche se non me lo augurerei per la fine che fa (ride).

  • D: Nel corso di un’intervista, hai dichiarato che l’esperienza di Bella da morire ti ha lasciato una cicatrice. Pensi che la recitazione abbia una funzione terapeutica?

R: Terapeutica e distruttiva. Mi era stato detto che per recitare devi scavare dentro, fino a farti male, devi proprio grattare, ma al momento non capivo. Poi mi sono resa conto che è veramente così: ha una funzione terapeutica nella misura in cui entrare nelle vesti di un altro personaggio può aiutare a vedere le cose sotto un’altra prospettiva, può aiutare ad avere uno sguardo d’insieme diverso e comprendere cose della nostra vita. Ma è soprattutto distruttiva perché tendi a scavare in profondità, in tutte quelle cose che abbiamo tendenza a celare.

  • D: Una domanda sul futuro e una sul passato: Come ti immagini tra 5 anni?

R: Ogni volta che faccio progetti anche a medio termine, puntualmente si sconvolgono. Ero arrivata a Milano per frequentare l’università e ho vinto Miss Italia, poi è arrivata la conduzione e dopo iniziai a fare l’attrice. Diciamo che i miei piani non sono noti per essere rispettati! Quello che mi auguro di più è vivere delle belle esperienze parallelamente alla mia carriera, che è fatta di singoli progetti e d’altro canto, costruire un percorso insieme al mio compagno, con cui sono fidanzata da 6 anni, siamo cresciuti insieme. Credo che in 5 anni avremo ancora tanto da poterci dare per poter crescere: mi auguro un bel percorso da poter fare insieme.

  • D: C’è qualcosa che cambieresti della tua carriera o del tuo percorso di studi visto che sei ancora giovanissima, lavorativamente parlando e anche nella sfera privata?

R: Sono molto contenta del percorso che ho fatto, anche se è stato molto incidentale, una continua sorpresa. Forse cambierei i pregiudizi che avevo sull’ essere portata per questa carriera. Infatti ho rifiutato alcune proposte di provini (due progetti molto belli, a dire il vero) prima di approdare al Paradiso delle signore, ma ero molto intestardita sul fatto di non essere portata. Col senno del poi, capendo cosa mi sta dando questa carriera, forse mi aprirei prima.

  • D: Puoi dirci di che progetti parli?

R: Purtroppo, contrattualmente non posso. Posso dire però che si trattava di due progetti per Rai, molto belli. Ho visto uno dei due progetti da telespettatrice ed è stato meraviglioso.

  • D: Sogno nel cassetto di Ludovica, invece.

R: Avere Riccardo tutto per sé. Il suo amore è diventato un po’ malato, più che un sentimento puro, ma di possesso. Inscenare una gravidanza è finalizzata a tenerlo legato a sé più che a farlo innamorare.

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Ludovica Brancia e Riccardo Guarnieri
  • D: Ludovica è una ragazza viziata: hai qualche aspetto in comune con lei?

R: Sotto questo e sotto altri profili, io e Ludovica siamo proprio agli estremi. Un po’ per famiglia, un po’ per la sua educazione, è abituata ad avere la vita semplice e dare tutto per scontato: ad avere tutti gli strumenti, anche quelli più futili. Io sono stata abituata in senso opposto: a rimboccarmi le maniche, ma anche per indole. Nonostante io viaggi per l’Italia, sono una persona che trova la felicità nelle cose più semplici, ho un fisico bisogno del contatto con la natura. A fronte di qualsiasi palco, preferirei il mare, perché sono una persona molto essenziale.

  • D: Ludovica è innamorata di Riccardo, ma il suo sentimento è quasi un’ossessione. A chi o a quali episodi ti sei ispirata per “costruire” il personaggio (al di là del lavoro fatto con registi e sceneggiatori)? Avevi in mente altri personaggi/fasi di vita?

R: Io sono molto gelosa, non ai livelli di Ludovica, certamente. Quindi il lavoro di Ludovica è partito dal tirare fuori all’ ennesima potenza dei sentimenti di gelosia, che appartengono anche a Giulia e tramutarli in un fatto che Giulia non avrebbe fatto. Ed è terribile da dire, ma è una dinamica che accade più frequentemente di quanto non si creda, anche se Ludovica è un personaggio che è stato estremizzato per certi aspetti, il bisogno di possesso è un elemento che spesso troviamo: se ci prestassimo attenzione, ci renderemmo conto di trovarci in mezzo a tanti di questi eventi.

  • D: Cosa ci puoi anticipare del destino (e del segreto) di Ludovica sulla falsa gravidanza? Se e come verrà allo scoperto (senza spoilerare troppo).

R: Ludovica, per quanto molto calcolatrice, è anche molto impulsiva. Secondo me non è stata capace di calcolare per filo e per segno tutti i rischi. Ci sono diverse opzioni su come si sarebbe potuto scoprire e secondo me si scopre nel peggiore dei modi. Io mi auguravo un passo indietro da parte di Ludovica, una presa di coscienza per una situazione che sta sfuggendo di mano e un’ammissione di colpa, che invece non ci sarà.

Rimarrà aggrappata a questa disperazione fino all’ ultimo. Si scoprirà nelle ultime puntate.

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Nicoletta (interpretata da Federica Girardello) e Riccardo (Enrico Oetiker)
  • D: Parlaci del rapporto di Ludovica con Adelaide. E anche del rapporto tra Ludovica e Marta, che è sempre un po’ defilato.

R: È vero. Sono due rapporti completamente diversi. Con Adelaide, se inizialmente abbiamo raccontato un rapporto di vicinanza di circostanza tra due grandi famiglie (Adelaide ha visto crescere Ludovica, per altro al fianco di Riccardo), più avanti diventa proprio un’amica con cui confidarsi, una complice in alcuni casi. Forse zia Adelaide è veramente una delle poche donne realmente vicine a Ludovica, anche dopo l’allontanamento da Riccardo e con lei instaura un rapporto molto sincero in alcuni casi.

Marta, invece, non l’abbiamo visto nella serie, è cresciuta insieme a Ludovica e le due ragazze non si sono mai potute vedere! In particolar modo Marta non ha mai sopportato Ludovica. Si instaurerà un rapporto molto fragile, perché un po’ fittizio. Ludovica si accorgerà che Marta ha un certo peso specifico sulla vita di Riccardo e, volente o nolente, dovendo diventare parenti, cercherà di “tenersela buona” e farsela amica, non per fini specifici, ma per circostanza. Ma avendo caratteri e aspettative radicalmente diversi, non ci sarà mai un momento in cui riusciranno ad avvicinarsi in maniera sincera.

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Gloria Radulescu nei panni di Marta Guarnieri
  • D: Con quale personaggio hai maggiore feeling a livello lavorativo sul set de Il Paradiso delle signore?

R: Inevitabilmente Riccardo, perché è l’attore con cui ho girato di più. In due stagioni abbiamo instaurato un equilibrio perfetto. Sono molto fortunata ad aver trovato un partner come lui.

  • D: E, invece, qual è il tuo personaggio preferito del Paradiso delle signore?

R: Al primo posto per me ci sarà sempre Adelaide. Con lei ho quantitativamente meno scene, ma Vanessa Gravina ha sempre qualcosa da insegnarmi, anche con uno sguardo. Poi umanamente, quando giro con lei, ho i lacrimoni dalle risate: è una persona incredibile: essere sul set con lei è sempre sintomo di una bella giornata.

Forse a sorpresa, un altro personaggio che adoro è Rocco. Io stravedo per Rocco! Lo trovo bravissimo e azzeccato. Mi piace tantissimo anche Antonella Attili, che interpreta Agnese Amato.

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Giancarlo Commare interpreta Rocco Amato
  • D: Forse anche perché sei siciliana e Agnese e Rocco vengono dalla Sicilia?

R: (Ridiamo) Sarò un po’ di parte? No, essendo personaggi un po’ macchiette erano difficili da interpretare, l’effetto macchietta era dietro l’angolo; invece, in maniera molto delicata, sono riusciti a raccontare tante sfaccettature. Hanno tanti colori addosso e secondo me l’hanno saputo fare in maniera egregia: io non sarei riuscita a farlo.

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Antonella Attili interpreta Agnese Amato
  • D: Avevi fatto il provino per interpretare Ludovica?

R: Io ho iniziato facendo il provino per Gabriella. Al momento della presentazione emerge il fatto che sono di origine siciliana. Quindi mi viene proposto il ruolo di Elena (la moglie di Antonio Amato, fratello di Salvatore). Faccio una prova seduta stante e viene un disastro, una cosa da mandare a Paperissima! Poi provo a fare Gabriella e quel copione era un dialogo tra Gabriella e Roberta: mi dicono che forse, caratterialmente, sono più simile a Roberta. Così mi chiedono di portare sia il personaggio di Gabriella sia quello di Roberta per il provino successivo, alla fine del quale mi informano che la mia interpretazione di Roberta era più convincente.

Ma in quel momento mi dicono che stanno scrivendo un altro personaggio: Ludovica. Al provino successivo c’erano anche Enrico Oetiker, Federica de Benedittis e Alessandro Fella. Eravamo piaciuti tutti e quattro alla produzione, ma dovevano capire come incrociarci e vedendo il provino di tutti e quattro ci siamo guardati e ci siamo detti che era proprio evidente a chi dovessero essere assegnati i vari personaggi. Era evidente chi fosse il più azzeccato per ciascun ruolo!

  • D: Ci puoi raccontare qual è stata la tua prima scena sul set del Paradiso delle signore?

R: Non posso dimenticare la prima scena: era ambientata ad una mostra organizzata da zia Adelaide ed era una chiacchierata con lei. Giravamo in questa villa in mezzo alle campagne romane, dove era stata allestita una mostra d’arte.

Mi ricordo questo senso di confusione totale arrivata sul mio primo set, non sapevo dove dovessi stare, con una sensazione da primo giorno di scuola. Adelaide si è presentata come padrona di casa, ma è stata gentilissima.

  • D: Quanto conoscete le storie degli altri personaggi?

R: Noi attori tendiamo a confrontarci sulle diverse linee e così abbiamo un quadro un po’ di tutti. Non mancano mai le occasioni di confrontarci tra di noi sui protagonisti, anche perché essendo personaggi a cui siamo legati da anni è un po’ come se diventassero il nostro alter ego: ci arrabbiamo, ci dispiaciamo e gioiamo con loro. Io ho vissuto la lasciata di Ludovica e Riccardo come un lutto, ma un lutto proprio!

  • D: (Scherzando) Ne sarà contento il tuo ragazzo…

R: (Ride) Devo dire che lui è molto sereno! Ogni tanto parlo di Ludovica o in prima persona o in terza persona, ma come se fosse un’amica! Lo fa un po’ sorridere questa sensazione di alter ego.

  • D: Quanto viene alterato il copione in corso d’opera?

R: Le alterazioni sui copioni sono estremamente relative. Sul set del Paradiso dipende da tre fattori: gli attori (alcuni tendono a modificare di più), i registi (alcuni sono propensi a poter fare modifiche all’ ultimo minuto e a prevedere un po’ di improvvisazione, avendo ottenuto l’approvazione di Rai, altri si attengono), le circostanze (alcuni passaggi devono essere per forza così o altererebbe il senso della scena, mentre in altre puoi sentirti più libero e anche alterando il testo non intaccheresti il senso generale). Inoltre, gli autori, scrivendo mentre giriamo, ci cuciono addosso il personaggio, assumono alcune caratteristiche nel bagaglio del personaggio.

  • D: Una peculiarità del Paradiso delle signore è il fatto che il tempo del calendario dello spettatore corrisponde a quello della finzione. Durante il lockdown, sono stati inseriti dei salti temporali per ovviare al problema? E, più in generale, sono state rimaneggiate scene già scritte?

R: Questo mese sarà inevitabilmente fuori tempo, era già stato scritto e raccontando giorno per giorno non si sarebbe potuto giustificare un salto temporale. Non era fattibile. Secondo me, andare di pari passo con il calendario è un grande valore aggiunto, perché ci sono anche alcune festività in particolare a cui noi italiani teniamo molto.

Qualche scena era già stata girata ma mancavano ne mancavano delle altre. Gli autori non hanno toccato quelle già girate, ma hanno rimodulato scene scritte che prevedevano contatti umani che non fossero motivati: per esempio baci e abbracci come forme di saluto, che sono naturali ma evitabili, sono state cancellate per via del rischio intrinseco legato a questi contatti ravvicinati gratuiti. A differenza degli snodi chiave del racconto, che sono stati mantenuti, ad esempio i baci per riappacificarsi. Così come per la presenza superflua di comparse o di Veneri: adesso ci sono solo i personaggi con un ruolo reale nella scena, per evitare il sovraffollamento sul set. Le storie sono rimaste uguali.

  • D: Ci puoi parlare del tuo ritorno sul set per la nuova stagione del Paradiso delle signore?

R: Durante il lockdown si stava già valutando la stagione successiva e adesso stiamo già girando la terza stagione daily. Io adesso sono ferma per un periodo di circa un mese, perché ho chiesto contrattualmente di avere un mese di stacco e perché ho sempre sostenuto che Ludovica non dovesse esserci all’inizio della nuova stagione. Comunque stiamo già girando la terza stagione.

  • D: Come hai vissuto il lockdown?

R: Ho passato un primo periodo di disperazione totale, perché per me marzo sarebbe stato il mese più intenso lavorativamente parlando. Stavamo girando il finale di stagione del Paradiso, in cui Ludovica sarebbe stata molto presente e in contemporanea avremmo lanciato e avviato la promozione di Bella da morire: ero pronta a questo turbinio di settimane. Io ero rientrata dal Sud a Milano il venerdì, sarei ripartita per tornare sul set a Roma lunedì e dopo due ore è stata chiusa la Lombardia.

Le prime settimane non sono state semplici: per fortuna il mio ragazzo lavorava da casa, io però ero ferma per la natura del mio lavoro. Poi mi sono smossa e resa conto che non avevo avuto il tempo di fare tante cose, così ho voluto sfruttare l’occasione per fare quelle cose molto semplici che non avevo più avuto tempo e modo di fare: mi sono messa in cucina, ho ricominciato a dipingere e a leggere. Incredibilmente sono riuscita a non chiudermi davanti alla tv (a parte qualche replica del Paradiso). Sembravo un Ufficio Stampa: accendevo il televisore per le conferenze stampa giornaliere (ridiamo).

  • D: Quali sono le tue serie tv preferite? Oltre al Paradiso delle signore, ovviamente.

R: Io sono una persona che varia molto. Non amo le serie sentimentali, prediligo il genere fantascientifico, d’azione e amo i documentari. Per fortuna in quel periodo sono riuscita a fare il pieno di documentari.

  • D: Una domanda sul futuro prima di concludere. Ci puoi dire quali sono i tuoi progetti cinematografici e televisivi per il futuro?

R: In questo periodo io sono in via di ripresa con la produzione del Paradiso, perché tra qualche settimana tornerò sul set. Con il Covid-19 si sono fermati un po’ di progetti: mentre prima avevamo fretta di ripartire e concludere con il finale di stagione, adesso tutti i progetti e i provini si sono fermati, perché giustamente (e lo dico contro il mio interesse) non si sa come sarà la situazione da qui a qualche mese. Prima di far partire una macchina produttiva, anche a livello economico, occorre sapere com’è la situazione, quindi il nostro settore è abbastanza fermo.

Da un lato, noi siamo limitatamente toccati perché sappiamo di proseguire con la linea del Paradiso per i prossimi mesi; dall’ altro lato mi dispiace tantissimo perché c’erano dei bei progetti in campo, per cui avevamo fatto dei provini anche durante il lockdown, da remoto, ma si sono fermati. Dobbiamo solo sperare che in autunno si riesca a sbloccare definitivamente tutto.

Fine

La speranza per Giulia Arena e per tutto il mondo dello spettacolo (e non solo) è che presto l’emergenza sanitaria termini e che tutto possa ripartire con una nuova energia.

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Editor: Federica Crespi

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