Dizionario Arte

Giulio Romano

Pittore, architetto e progettista italiano, l’unico tra i grandi del rinascimento a essere nato a Roma, anche se fu attivo soprattutto a Mantova. In gioventù fu il principale allievo e assistente di Raffaello (sebbene non si conosca con certezza il suo ruolo effettivo nella bottega) e in seguito una delle figure rilevanti dell’architettura e dell’arte *manierista.
Non si sa quando Giulio iniziò a lavorare per Raffaello, ma probabilmente fu intorno al 1515, quando era ancora molto giovane. Dopo la morte del maestro, nel 1520, divenne il suo principale esecutore artistico, terminando molti lavori lasciati incompiuti, tra cui le decorazioni di Villa Madama. Tra le opere autonome di quel periodo ricordiamo La Sacra Famiglia (1522 ca) di Santa Maria dell’Anima a Roma, e il disegno per una serie di stampe pornografiche che provocarono un tale scandalo che l’incisore, Marcantonio Raimondi, venne imprigionato (la loro notorietà era sostenuta anche dai sonetti a essi ispirati scritti da Pietro Aretino subito dopo la pubblicazione). Nel 1524 Giulio si era trasferito a Mantova, evitando così il destino di Raimondi, e là rimase per il resto della vita, dominando la scena artistica della corte dei Gonzaga.
Il grande monumento del genio di Giulio Romano è il Palazzo Tè, iniziato nel 1526 per Federico Gonzaga. Fu uno dei primi edifici manieristi che scherniscono deliberatamente i canoni dell’architettura classica esemplificati dal Bramante, allo scopo di stupire e sorprendere lo spettatore. La stessa tendenza è evidente nell’affresco che decora il palazzo, specialmente nella Sala dei Giganti, dove l’intera stanza è dipinta dal pavimento al soffitto per dare un potente effetto illusionistico e lo spettatore si sente sopraffatto dalle pietre e dai fulmini scagliati sui titani ribelli che tentano di impadronirsi dell’Olimpo. Giulio dipinse diversi altri affreschi nel Palazzo Tè e nella Sala di Troia del Palazzo Ducale di Mantova, i quali testimoniano la sua formazione classica e l’originalità esuberante. Lo stile virile deve tanto a Michelangelo quanto a Raffaello, ma non aveva la forza di intimidazione dei maestri e poté avere vasta influenza. In effetti Giulio divenne uno dei più celebri pittori del suo tempo ed è il solo artista moderno ad avere l’onore di essere menzionato da Shakespeare, che lo chiamò: “Quell’eccellente maestro italiano, Julio Romano”, immaginandolo però erroneamente come uno scultore (Il racconto d’inverno). Tra le altre opere architettoniche di questo artista va ricordata senz’altro la sua casa di Mantova (1544-46). Nascita: Roma ; Morte: Mantova 1546

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