Moda,  Milano

GIUSEPPE SALA: “LAVORIAMO PER IL MUSEO DELLA MODA”

Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, intervistato in esclusiva da Mam-e sulla settimana della moda, manifesta la sua intenzione di sviluppare con soggetti privati il Museo della Moda da tempo annunciato e mai realizzato.

Del Museo della Moda si era già discusso ai tempi dell’assessorato di Stefano Boeri in occasione del lascito della collezione di Anna Piaggi, circa 350 abiti unici, che avrebbero dovuto costituire il “cuore” Museo.

Domanda: “Caro Sindaco, partendo dalla sua battura sui vigili che devono imparare l’inglese è evidente l’intenzione di procedere con una maggiore internazionalizzazione della città”

“Ci sono tre indicatori che portano a definire già in progress un allargamento di Milano sia al bacino turistico e al mondo degli affari europei ed anche internazionali. Come primo indicatore Milano per la prima volta supera nella popolazione universitaria Roma, in particolare per gli studenti provenienti dall’estero. Secondo, la popolazione di Milano aumenta per la prima volta di 50mila unità con un alta percentuale di giovani. Terzo, l’internazionalizzazione della città promuove i consumi non solo dei residenti ma in particolare dei visitatori”

Domanda:“Quindi lei pensa che la crescita dell’economia della città sia fondamentalmente legata ad un incremento del turismo e del mondo degli affari che visita Milano?”

Si, Milano non può vivere sul traino dell’economia dei consumi dei residenti ma deve necessariamente continuare a proggredire nella ricettività turistica, con tutte le attività culturali di richiamo che rendano la città una delle mete più ambite. Per ottenere questo dobbiamo lavorare sulla credibilità della città adottando il modello di London and Partners cioè dell’integrazione privato/pubblico che utilizzi le competenze e le eccellenze dei vari settori a sostegno della macchina comunale.”

Domanda:“Quello che lei delinea rappresenta un deciso cambio di indirizzo laddove il sostegno delle competenze private viene richiesto ed auspicato?”

“Si, come precedentemente evocato il modello di indirizzo è quello di creare una Milano and Partners con una decisa integrazione nella definizione degli obiettivi del programma comunale”

Domanda:“Tornando alla recente la settimana della moda femminile Lei ha più volte auspicato una maggirore integrazione ed apertura del mondo dell’alta moda alla città che in effetti subisce questo avvenimento  anziché esserne partecipe”

“ Certo, mi piacerebbe ottenere l’effetto di ottenere una città più coinvolta e partecipe, salvaguardando la specificità e l’eccellenza del settore Moda, ma facendo interagire tutta la filiera del mondo della moda e degli accessori. Sono convinto che proponendo una città ricca di avvenimenti culturali di altissimo livello, annunciabili con largo anticipo, riusciremo a stimolare la presenza degli operatori e dei giovani interessati a questo mondo.”

Domanda:“Vorrei farle una domanda delicata: la sicurezza che fino ad oggi ha caratterizzato la nostra città può essere un ulteriore vantaggio?”

“Questa, caro Dalai, è una domanda che vorrei non mi avesse fatto. Ma indubbiamente è un fatto positivo di cui non possiamo ignorare l’importanza se guardiamo ai nostri vicini francesi”

Domanda:“Non pensa che la spinta dei grandi protagonisti della moda da Armani, Prada, Dolce & Gabbana e tanti altri potrebbe essere determinante per dare il via, finalmente, al progetto del Museo della Moda?”

“Si, solo con il loro impegno e quello delle imprese ed associazioni potremo far decollare un progetto a cui tengo molto e che non esito a definire come uno dei più qualificanti del mio primo mandato. Per i dettagli sul luogo e i tempi di avvio del progetto mi consenta di non esprimermi perché la volontà di concretizzarlo è espressa ma le modalità sono in via  di definizione”

Potrebbe interessarvi anche questo articolo

Milano: a febbraio il Museo della Moda (2009)

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!