Ospedali chiudono ai parenti per paura dei focolai
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Gli ospedali chiudono ai parenti per evitare i focolai: una storia già vista

CRESCONO I CONTAGI E MOLTI OSPEDALI DECIDONO DI METTERSI AL RIPARO. GIANNINI “L’ACCESSO AI FAMILIARI NON COMPORTA RISCHI”

Un dramma che abbiamo già visto, quello di non poter andare in Ospedale a visitare i propri parenti a causa del Covid. Oggi si sta ripetendo. Crescono i contagi e gli ospedali tornano a impedire le visite dei familiari, con l’intento di proteggere i pazienti.

OSPEDALI CHIUDONO AI PARENTI. MOLTI INIZIANO A RIPARSI DALL’AUMENTO CONTAGI

Molti ospedali iniziano a chiudere ai parenti. Diverse sono le cliniche che stanno blindando i reparti per paura e a causa dell’aumento fulmineo di contagi dovuto soprattutto alla variante Omicron. E, quindi, nonostante i vaccini, molti ospedali stanno chiudendo. Dal Sant’Anna di Como all’Ausl di Modena, dal San Raffaele di Milano agli ospedali di Alessandria, Cremona e Genova Sampierdarena. Qui l’accesso ai reparti è consentito solo ai parenti di minorenni, di persone con disabilità grave riconosciuta e di chi ha specifiche necessità di assistenza.

ANCHE BRESCIA DICE STOP ALLE VISITE

Questa restrizione è scattata qualche giorno fa, decisa dall’Asst Spedali Civili di Brescia. Nei tre presidi di Brescia, Gardone Valtrompia e Montichiari l’attività ambulatoriale e le operazioni chirurgiche programmate proseguiranno come sempre. Ma le visite no. Il primario di Terapia intensiva pediatrica degli Spedali Civili e componente del Comitato etico della Società italiana degli anestesisti-rianimatori (Siaarti), Alberto Giannini, spiega così la scelta di chiudere gli ospedali, con la quale non è completamente d’accordo:

 “Sembra la scelta più corretta, ma probabilmente non lo è. Se all’inizio della pandemia la scelta di isolare i pazienti era ampiamente condivisa e motivata, oggi norme così restrittive non sono più giustificate né giustificabili. Il corretto utilizzo di mascherine e camici protegge efficacemente da questo virus. Da anni, inoltre, disponiamo di studi che dimostrano come, rispettando severe misure igieniche e organizzative, l’accesso dei familiari non comporti rischi né per i pazienti, né per l’équipe. Ne abbiamo avuto conferma anche in questi mesi di pandemia”

OSPEDALI CHIUDONO AI PARENTI; PARLA IL PRIMARIO DI BRESCIA GIANNINI: “LE VISITE? FANNO BENE AL PAZIENTE”

Il primario Alberto Giannini degli Spedali Civili di Brescia confermerebbe che le visite ai pazienti hanno dei benefici. Quando una persona speciale, un amico o un parente riesce a restare vicino a un paziente, non sta meglio solo quest’ultimo, ma anche il personale ospedaliero, dal punto di vista psicologico e clinico:

“I marcatori ormonali dello stress sono più bassi. E anche i familiari, che già dopo soli 3-4 giorni di ricovero possono manifestare sintomi da stress post-traumatico con ansia e insonnia, stanno meglio. Non è una concessione per buon cuore, ma il riconoscimento e il rispetto di un bisogno e di un diritto fondamentali del paziente e dei suoi familiari”

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