
Gli sviluppi del caso Suarez: nuovi scandali sull’esame a Perugia
Gli sviluppi del caso Suarez: nuovi scandali sull’esame a Perugia
Intercettazioni telefoniche e sequestro dei supporti informatici: queste le misure adottate dalla Procura di Perugia che ha permesso di scoprire l’intero iter che ha portato Suarez a fare un test già preparato. Gli sviluppi del caso Suarez: cosa sta accadendo.
Nuovi scandali
Un grande attaccante, un bravissimo attore. Questa è l’immagine che si ha di Luis Suarez, attaccante uruguaiano in forza all’Atletico Madrid che, settembre 2020, ha sostenuto un esame “farsa” di italiano per ottenere la cittadinanza. Questa storia, amaramente vera, ha riguardato da molto vicino anche le nostre istituzioni, come l’Università per stranieri di Perugia o il Viminale, ed è appena cominciata. Quarantotto pagine di richiesta di misura cautelare che hanno portato all’interdizione dei vertici dell’università, tra cui la rettrice dell’Università. Ma la strada è ancora lunga, nonostante siano state già scoperte le mail che contenevano tutte le domande a cui il calciatore avrebbe dovuto rispondere. Suarez non sa nulla ma viene preparato a tutto. Compreso al confronto tra l’Italia e il “paese di provenienza del candidato”. Ma Suarez non conosce nulla dell’Italia e dell’italiano. Insomma, più che un esame è stata una vera e propria recita.

Nel documento c’è una fotografia desolante d’Italia: pronta a voltare le spalle agli sconosciuti, tra cui donne e bambini; invece a disposizione di ricchi calciatori e di società disposte a fare carte false per accaparrarsi un fenomeno. Ed è qui che entra in gioco Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus: la società bianconera ha confermato sul suo sito web, che oggi «è stata notificata al direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici un’informazione di garanzia e sul diritto di difesa». Il reato: l’articolo 371 bis del codice penale, ovvero false informazioni al pubblico ministero. Dai documenti dell’inchiesta emerge, infatti, che Paratici contattò non solo il ministro dei Trasporti Paola de Micheli, sua amica, «per velocizzare i tempi», ma anche il capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi.

Tra gli indagati anche gli avvocati Maria Turco, legale incaricato dalla Juventus per l’allestimento dell’esame, e Luigi Chiappero già sentito dai pm.
Gli sviluppi del caso Suarez: i retroscena
Chiaro è, dunque, come la dirigenza della Juventus si sia mossa ai massimi livelli istituzionali per velocizzare il riconoscimento della cittadinanza italiana per il calciatore ex Barcellona Luis Suarez.
Ci si chiede, dunque, quanto possano pesare le “amicizie giuste” in un Paese dove questa situazione non fa che aumentare la sensazione del ridicolo, dello squallido, a cui si reagisce con espressione di sgomento. Tutta questa situazione è troppo squallida per essere vera. Eppure..
«Paola De Micheli ha ammesso di aver procurato all’amico d’infanzia Paratici il contatto di Frattasi Bruno, capo di gabinetto del ministro dell’Interno. Per effetto della segnalazione, ci sono state successive interlocuzioni tra l’avvocato Chiappero ed il vice prefetto Dinacci Antonella, sempre afferenti la problematica del conseguimento della cittadinanza italiana da parte del calciatore Suarez».
Un situazione davvero troppo squallida. Eppure..
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