Gérôme, Jean-Léon
Pittore e (durante gli ultimi anni della carriera) scultore francese. Fu allievo di Paul Delaroche ed ereditò il suo stile accademico assai raffinato, con il quale ebbe una carriera di grande successo pubblico. Lorenz Eitner scrisse che "nella varietà e nel sensazionalismo dei suoi soggetti… GérÂme… superò tutti i rivali al Salon -un omicidio nel senato romano e la strage nell’arena dei gladiatori; sensuali nudità al mercato delle schiave o nel bagno dell’harem; Bonaparte che contempla la Sfinge, e Molière che fa colazione con Luigi XIV -tutto ben reso allo stesso modo, grazie a trame visive accuratamente congegnate, abbellite dalla sensualità, speziate dal sangue, e figure quasi vive rifinite a cera, tecnica che i suoi ammiratori scambiarono per realismo" (An Outline of 19th Century European Painting, 1987). GérÂme ebbe una considerevole influenza anche come sostenitore della tradizione accademica e si scagliò contro gli orientamenti progressisti dell’arte: contrastò, per esempio, l’acquisizione da parte dello stato del lascito di opere *impressioniste da parte di Caillebotte. Nascita: Vesoul 1824; Morte: Parigi 1904
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