Grubicy de Dragon, Vittore
Vittore Grubicy de Dragon.Pittore, mercante e critico d’arte milanese. Iniziò la sua attività di mercante d’arte a Londra, tentando, come avrebbe fatto anche in seguito, di favorire la circolazione della pittura lombarda più innovativa.
Grubicy de Dragon, Vittore. Pittore, mercante e critico d’arte milanese. Iniziò la sua attività di mercante d’arte a Londra, tentando, come avrebbe fatto anche in seguito, di favorire la circolazione della pittura lombarda più innovativa. A tale scopo, nel 1876, aprì a Milano una galleria d’arte, insieme al fratello Alberto, sviluppando presto un’intensa attività di intermediario presso gallerie straniere; tra i primi artisti a legarsi ai Grubicy furono due esponenti di una tendenza che sarebbe sfociata nel divisionismo milanese, Giovanni Segantini ed Emilio Longoni.
Nel 1884, Grubicy iniziò a dedicarsi, da autodidatta, alla pratica pittorica, specializzandosi fin da subito nel genere paesaggistico; parallelamente, nel 1886, avviò l’attività di critico presso la testata La Riforma, diretta da Primo Levi. Proprio tale versatilità gli permise di diventare il principale teorico del Divisionismo, soprattutto a partire dalla I Esposizione Triennale di Brera (1891), alla quale Grubicy partecipò nella doppia veste di pittore e critico.
La poetica di Grubicy, ben esplicitata nei suoi dipinti e nelle sue acqueforti, si basa sull’allontanamento dal verismo, a favore di un linguaggio musicale, astratto, legato a tematiche simboliste; in tal senso la visione del paesaggio è emozionale, dotata di forte carica simbolica. Un simile spirito antiaccademico lo portò ad appoggiare le prime avvisaglie dell’avanguardia, stringendo legami con artisti quali Carlo Carrà e Romolo Romani, e giungendo, nel 1911, ad esporre con un gruppo di pittori futuristi.
Nascita: Milano 1851;
Morte: Milano 1920
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