
GUCCI E COCO CAPITÁN, UNA COLLEZIONE AD ARTE
Gucci e Coco Capitán ancora insieme: dopo i due look presentati durante la sfilata Autunno/Inverno 2017-2018 ora una capsule collection
Detto fatto. La collaborazione annunciata già nelle passerelle di Milano è cosa ormai certa. L’artista Coco Capitán, dopo i due look presentati durante la sfilata per la collezione Autunno/Inverno 2017-18, torna a stringere la mano a Gucci.
A volerlo lui, Alessandro Michele, romantico ed eclettico. Lui, direttore creativo della Maison italiana, ha scelto ancora di mescolare il suo tocco con quello fintamente naïf di Coco. A convincerlo, e convincere i piani alti di Gucci, gli autoritratti, quella sorta di reportage meditativi, le campagne pubblicitarie e i testi. Insomma le opere e fotografie dell’artista.
Ma chi è Coco Capitán?
Nata a Siviglia a 11 anni si trasferisce a Cadice e a 17 a Londra. Dopo un no da McDonald’s, per un lavoro retribuito, entra nella rivista Vice come stagista. Qui, nonostante abbia passato molto tempo a scrivere indirizzi e spedire pacchi, ha avuto modo di fare le sue conoscenze. Sarà proprio il magazine a dedicarle una splendida intervista per la sua prima personale Let Me Not Introduce Myself the Pleasure Is Yours alla London’s Display Gallery. Nulla le è stato regalato. Dice no alla Central Saint Martins’s, sì London College of Fashion. Le sue fotografie sono considerate irriverenti. I suoi autoritratti giocosi. L’incontro con Gucci le ha cambiato la vita. Oggi non condivide più il suo appartamento con altri undici studenti e viaggia. Anche a Pechino dove ha esposto le sue scritture e fotografie nell’ambito di un’exhibition trilogy per celebrare la issue A Magazine Curated By Alessandro Michele. Su Coco Capitán c’è da scommettere. Chissà che non si appropri del cuore di molti altri direttori creativi, prendendo il posto di Ren Hang. Il fotografo cinese da poco scomparso conosciuto per le sue immagini controverse e apprezzato dal fashion system.
Gucci e Coco Capitán: la speciale collezione unisex
Uomo e donna, maschi e femmine. Questa nuova capsule collection è unisex. Zaini, marsupi, felpe con cappuccio e senza, t-shirt, maglie, cappotti, e scialli sono usati come tele su cui scrivere. Scrivere gli slogan di Coco su sfondi di svariate colorazioni. Mini (o grande) collezione che sia la promozione è stata fatta ad arte. Le opere dell’artista spagnola sono oggi visibili su una parete in Lafayette Street a NY e in Corso Garibaldi a Milano. “What are we going to do with all this future” scrive Coco. Staremo a vedere…
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