Guerra in Afghanistan: un’ondata di profughi bussa in UE
Guerra in Afghanistan: i profughi in fuga dal Paese busseranno anche in Unione Europea
A causa della guerra in Afghanistan, in Europa potrebbe arrivare una nuova ondata di profughi. Infatti, il governo di Kabul ha notificato a Bruxelles uno stop di almeno 3 mesi per i rimpatri. Così, l’Unione Europea prevede l’arrivo di molti profughi in fuga dalla guerra. Dal 2015, in UE sono arrivate circa 570 mila richieste di asilo politico.
La guerra in Afghanistan causerà la fuga e l’arrivo dei profughi (anche in UE) per l’ avanzata dei Talebani: previsto l’esodo di milione di persone
Le ultime conquiste hanno portato i Talebani a controllare circa il 65% del Paese. Infatti, i Talebani hanno già il controllo dei principali punti di frontiera dall’Iran all’Uzbekistan e il Pakistan. Poi, la loro avanzata nella guerra in Afghanistan ha portato alla conquista di circa 10 capoluoghi di provincia e di Farah. Accanto al conflitto tra Israele e Palestina e gli scorsi attacchi a Gaza, la situazione in Afghanistan desta preoccupazione.
Bruxelles prevede un esodo di circa mezzo milione di persone dirette verso i Paesi limitrofi, come Pakistan, Iran e Tagikistan, fino ai Paesi dell’Unione Europea, mentre la capitale Kabul è già invasa da migliaia di profughi. Pakistan e Iran hanno già accolto 7 milioni e mezzo di persone nel complesso.
Inoltre, si stima che da inizio anno quasi 400 mila afghani siano sfollati nel Paese, di cui oltre la metà in meno di quattro mesi (fonte Unhcr). Dall’altra parte, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato il ritiro delle truppe militari dall’Afghanistan. Oltre all’esodo causato dalla guerra, il vero rischio è l’emergenza umanitaria in Afghanistan: secondo i dati forniti dall’ ONU, sei mesi fa 18,4 milioni di persone necessitavano di aiuti umanitari.
La risposta dell’UE
Ma alcuni stati dell’Unione Europea, però, non sono del tutto d’accordo con questa decisione in merito alla gestione della guerra in Afghanistan. In effetti, il 5 agosto, i ministri dell’Interno della Germania, dell’Austria, dei Paesi Bassi, della Danimarca, del Belgio e della Grecia hanno inviato una lettera al vicepresidente Ue Margaritis Schinas e alla commissaria Ylva Johansson. Nella nota, affermano:
Sospendere i rimpatri invia un segnale sbagliato ed è probabile che motiverà ancora più afgani a dirigersi [verso l’Unione Europea]
Tuttavia, la questione sarà discussa in occasione del consiglio Affari interni straordinario del 18 agosto 2021.
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Editor: Federica Crespi
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