Guerra in Ucraina, avanti senza sosta: nuovo attacco sovietico, tra Kiev e altre 11 regioni
Continua senza sosta la guerra in Ucraina. A segnare le prime ore di lunedì 26 agosto 2024 è in particolare un massiccio attacco russo su oltre 11 regioni, tra le quali anche quella di Kiev. Secondo quanto indicato dalle prime stime droni e razzi lanciati dal Cremlino verso i territori avversari sarebbero stati ben 200.
C’è chi anche da Occidente parla di attacco su vasta scala da parte del Governo sovietico, e chi addirittura definisce quello delle ultime ore come il raid offensivo più grande dall’inizio delle ostilità. Bersaglio principale di questi ultimi lanci missilistici sarebbero state in particolar modo stazioni energetiche ed infrastrutture industriali.
Il conto dei morti per il momento è fermo a 3, tutti collocati nell’area della capitale ucraina. I numeri però potrebbero salire. Nel frattempo Volodymir Zelensky, presidente dell’Ucraina, promette una reazione e invoca nuovi sostegni e aiuti al suo popolo da parte degli Stati Uniti e dell’intero Occidente.
Guerra in Ucraina: attacco su vasta scala da parte dei russi, trema Kiev e altre 11 regioni
È stato uno degli attacchi missilistici più imponenti degli ultimi giorni. E c’è chi addirittura arriva a sostenere si possa trattare in assoluto di uno dei più grandi dall’inizio del conflitto. L’esercito sovietico ha infatti colpito nelle ultime ore l’area metropolitana di Kiev, e altre 11 regioni del Paese vicino.
Un agguato su larga scala che ha messo a dura prova le difese giallo-blu, e che ha visto quale primo bersaglio numerose infrastrutture energetiche sparse per il territorio ucraino. Circa 200 sarebbero stati i droni scagliati su ordine del Cremlino verso la capitale ucraina Kiev e le altre aree limitrofe.
Tre per il momento sarebbero i morti accertati, tra cui anche Ryan Evans, membro della squadra Reuters. L’uomo sarebbe rimasto ucciso a Kramatorsk, dove ad essere colpito da un razzo è stato persino l’albergo che ospitava i giornalisti.
Secondo quanto trapela dall’area direttamente interessata tale offensiva russa sarebbe la prima concreta risposta all’ultima penetrazione ucraina nella regione di Kursk. Del resto da Mosca, dopo l’attacco ucraino delle ultime settimane avvenuto sul proprio territorio, erano giunte promesse di vendetta e di forte reazione. Queste erano state le parole adoperate dal portavoce Peskov:
Kursk avrà una risposta
Il rischio però appunto di un nuovo botta e risposta segnato solamente da sangue e distruzione cresce ancora una volta di più. Il presidente Volodymir Zelensky ha infatti accolto le notizie di tali attacchi sovietici, perpetrati durante la notte e per l’intera mattinata di lunedì 26 agosto, con un misto di preoccupazione e desiderio di risposta.
Prepariamo la risposta. Intervenite e difendeteci
Ecco i primi commenti del leader ucraino, che promette una decisa contromossa e intanto invoca il sostegno dell’Occidente. Peraltro tra i bersagli colpiti e distrutti dal raid russo vi sarebbero anche alcuni siti di stoccaggio di armamenti provenienti dall’Occidente e giunti in Ucraina.
Il resto degli obbiettivi puntati dai missili russi è stato in larga misura formato da centrali energetiche, e reti produttive ucraine. Scopo di un simile ventaglio di attacchi sembrerebbe così quello di indurre una serie di black out e interruzioni energetiche su diverse aree dell’Ucraina. Tra le numerose infrastrutture bombardate vi sarebbe anche la centrale idroelettrica di Kiev.
La Russia ha colpito nuovamente le nostre città questa notte. Persone pacifiche sono rimaste ferite, le case sono state distrutte e le infrastrutture critiche sono state danneggiate
Queste le parole ufficiali usate dal ministro della Difesa ucraino, Rustem Umyerov. Attraverso Telegram invece Zelensky ha ribadito la necessità di avere a disposizione strumenti bellici di difesa forniti dagli alleati occidentali.
Conclusione: ancora guerra in Ucraina, conflitto avanti senza sosta. Poche ore fa un nuovo imponente attacco sovietico: colpita Kiev e altre 11 regioni
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