700 morti in tre giorni in Libano: Netanyahu dice no alla tregua e tira dritto
Attualità,  News

È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, Libano in ginocchio

Sono ore drammatiche e di costante guerra tra Israele e Hezbollah. A farne maggiormente le spese è però il Libano, e la popolazione civile che abita soprattutto nella porzione meridionale del Paese mediorientale. L’intera area infatti negli ultimi giorni è divenuta una vera e proprio polveriera.

Gli appelli per un cessate il fuoco si susseguono ma le notizie provenienti dal Medio Oriente vanno esattamente nella direzione opposta. Secondo quanto filtra da Gerusalemme, il Governo israeliano sarebbe pronto ad una massiccia operazione militare di terra oltre il confine settentrionale e dunque proprio in territorio libanese.

Il Libano peraltro già appare in ginocchio: soltanto nelle ultime 24 ore si sono registrati 81 morti e 403 feriti. L’escalation verso cui sembra andare una guerra senza fine rischia di coinvolgere anche le realtà statali limitrofe, a cominciare dall’Iran.

È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio
È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio

La guerra tra Israele e Hezbollah costa sangue e vite al Libano: tutti i numeri del conflitto in Medio Oriente. Le ultime ore

Giorno di guerra numero 355. E già tale dato dovrebbe far riflettere su quanto il conflitto in atto in Medio Oriente sia drammatico e angosciante. A questo dato se ne aggiungono però molti altri, che mostrano bene come la guerra israelo-palestinese si stia avviando a divenire uno scontro sempre più ampio e totale nell’intera regione coinvolta.

Gli ultimi giorni infatti sono stati segnati dal deciso attacco mosso dal Governo ebraico verso il Libano. L’Idf israeliano ha come obbiettivo concreto quello di colpire le roccaforti di Hezbollah, gruppo paramilitare che proprio nel sud del Paese mediorientale si annida.

I raids israeliani però sono condotti su larga scala e stanno seminando morte e distruzione anche tra l’inerme popolazione civile. Soltanto le ultime 24 ore recitano un bilancio inquietante: 81 morti e 403 feriti. Nelle ore precedenti del resto le vittime erano state diverse centinaia, facendo così salire la conta all’assurda cifra di oltre 700 morti in appena un paio di giorni.

Il Libano è sull’orlo del baratro. Sta scoppiando l’inferno

Sono parole pronunciate da Antonio Guterres, politico portoghese e segretario generale delle Nazioni Unite. Il diplomatico classe ’49 ha invitato Israele ed Hezbollah a interrompere le ostilità, così da poter prestare soccorso alla popolazione civile.

Le operazioni belliche in realtà proseguono senza sosta, e all’orizzonte anzi sembrano addensarsi nuove nubi di guerra. I guerriglieri libanesi hanno provato la controffensiva su Israele lanciando un ordigno da oltre 500kg di esplosivo. Il missile è stato intercettato e neutralizzato dalle difese ebraiche. Obbiettivo era Tel Aviv.

Lo stesso esecutivo guidato dal premier Benjamin Netanyahu pare però deciso a proseguire la propria strategia di attacco. Fonti vicine al Governo ebraico fanno sapere di aver distrutto in poche ore ben 75 obbiettivi direttamente connessi ad Hezbollah.

Prospettiva che poi sembra trovare nuove e continue conferme è quella di una possibile invasione via terra del Libano da parte delle forze armate israeliane. Nel frattempo le operazioni belliche riprendono in maniera piuttosto intensa anche nell’area di Gaza.

È la Wafa, agenzia di stampa palestinese, ad aver reso noto che nelle ultime ore i razzi lanciati dall’Idf israeliano hanno provocato nuovi morti nella Striscia di Gaza. Le zone maggiormente coinvolte dai recenti attacchi sono quelle di Khan Yunis, Jabaliya e Deir al Balah.

È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio
È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio

Gli appelli dall’Occidente: si spinge per 21 giorni di cessate il fuoco

La guerra in Medio Oriente deve finire. Questo sembra essere scopo unanime che muove l’Occidente. Le ultime settimane condite da attacchi e contrattacchi, sono state veramente drammatiche da un punto di vista della conta delle vittime.

Dall’esplosione dei cercapersone, ai razzi intercettati e diretti su Tel Aviv, sino all’ipotesi di un possibile piano di invasione via terra del Libano meridionale da parte di Israele: tutte queste ultime notizie spingono i Governi del mondo verso un forte stato di agitazione.

È così che i leader di molte realtà politiche internazionali chiedono un immediato e prolungato cessate il fuoco. Almeno 21 sono i giorni di pace invocati a gran voce da tutto l’Occidente, dall’Unione Europea, dalla Cina e dagli Stati Uniti in prima fila.

Proprio dal colosso a stelle e strisce intanto arrivano rumors secondo cui l’azione di terra degli israeliani in Libano non sarebbe qualcosa di imminente e pianificato. Le prossime ore in tal senso dovrebbero rivelarsi decisive per comprendere quale piega prenderà il conflitto.

Intanto dall’esecutivo di Israele le scelte sembrano già fatte. Mentre Benjamin Netanyahu viaggia verso New York dove parteciperà all’Assemblea Generale dell’Onu, sono i suoi ministri a parlare e confermare le intenzioni del proprio Governo.

Miki Zohar, ministro della Cultura e dello Sport, ha affermato che il cessate il fuoco sarebbe un errore da parte di Israele. Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, ha invece ribadito che scopo ultimo di Israele rimane quello di distruggere Hezbollah e tutti i suoi gangli.

Medio Oriente di fronte a catastrofe su vasta scala. Con escalation sosterremo Libano con tutti i mezzi

Questa invece è la promessa pubblicamente annunciata dal Governo dell’Iran. Il Paese asiatico si dichiara pronto ad intervenire direttamente nel conflitto qualora Israele non cessi i propri agguati verso il Libano. A quel punto il rischio di una vera e propria escalation diventerebbe realtà.

È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio
È guerra tra Israele e Hezbollah: 75 obbiettivi colpiti, ma Libano in ginocchio

Conclusione: continua la guerra tra Israele e Hezbollah: sono 75 gli obbiettivi colpiti dall’Idf israeliano, ma il Libano ora è in ginocchio

Leggi anche:

Perché la guerra non finisce mai? Israele, di nuovo raid sul Libano e i morti salgono a 558

Israele e l’attacco ai cercapersone: colpiti 500 membri di Hezbollah. 12 morti e 2800 feriti

Nel 2024 la guerra uccide i bambini: i numeri da Kiev a Gaza

NEWSLETTER

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER!

SUPPORTA MAM-E