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Guerra Ucraina, l’ex presidente russo Medvedev insulta gli Occidentali: «Li odio. Voglio farli sparire»

Medvedev e l’insulto agli Occidentali per la guerra ucraina: “Sono bastardi e degenerati”

Dmitri Medvedev, ex presidente russo e oggi vice capo del Consiglio di Sicurezza, si è espresso duramente rispetto alle posizioni dell’Occidente di fronte alla guerra in Ucraina.

“Mi chiedono spesso perché i miei post su Telegram siano così duri. La risposta è perché li odio, sono bastardi e degenerati. Vogliono la morte della Russia, ma finché sarò vivo farò il possibile perché spariscano“. Queste sono state le sue parole senza mezzi termini.

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Ucraina: le parole di Medvedev contro l’Occidente

Si tratta di un nuovo durissimo attacco all’Occidente da parte di Medvedev. Il suo canale Telegram è il luogo dove più si lascia trasportare da accuse e, talvolta, deliri senza peli sulla lingua. Sul come intende “far sparire gli Occidentali”, ci sono pochi dubbi. Infatti, il politico russo fa parte del team di Putin e più volte, senza problemi, ha nominato con disinvoltura l’utilizzo della bomba atomica.

Anche ieri si era rivolto duramente contro l’Unione Europea e il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia. “Gli imbecilli europei dimostrano ancora una volta di considerare i propri cittadini e i propri affari come nemici non meno dei russi”. Inoltre, aveva minacciato l’Occidente di “dover affrontare una carenza dei carburanti necessari per camion e mezzi agricoli”. “Sanno che dovranno trovare schemi grigi per ottenere le nostre materie prime e pagarle in qualche modo, aggirando le loro stesse idiote sanzioni“, aveva aggiunto.

Luigi Di Maio ha definito “parole inaccettabili” quelle pronunciate da Medvedev. “Non è un segnale di dialogo e non è un’apertura verso il cessate il fuoco, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace”, ha affermato il ministro degli Esteri.

Ucraina: Medvedev uomo del dialogo, secondo Salvini

Eppure, Medvedev l’abbiamo visto cambiare registro in alcune occasioni. Solo pochi giorni fa, infatti, aveva lasciato intendere che la Russia sarebbe stata pronta “a intraprendere un dialogo su qualsiasi questione, benché basato sul rispetto”. Queste dichiarazioni di apertura erano state riprese immediatamente da Matteo Salvini, che aveva sottolineato l’importanza del dialogo e della diplomazia.

Insomma, poco importava che poche settimane prima lo stesso Medvedev, sempre su Telegram, avesse dichiarato che “gli europei squittiscono e affogano nella saliva della russofobia”. E che avesse accusato la Nato di condurre una guerra per procura, minacciando la possibilità di un’escalation nucleare.

Non solo. Perché negli scorsi mesi, l’ex presidente russo descriveva quelli che sarebbero stati gli esiti catastrofici del supporto dell’Occidente all’Ucraina. Avvertiva che l’inflazione, che secondo la propaganda russa deriva dalle sanzioni a Mosca, “provocherà una violenta ondata di criminalità peggiore di quella albanese”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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