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Arte

Gustave Courbet il maestro del realismo

Quello che c’è da sapere e qualche curiosità sul maestro francese del Realismo, Gustave Courbet.

Gustave Courbet nasce nel 1819 a Ornans.

 È il primogenito e l’unico figlio maschio di quattro. La sua è una famiglia benestante, arricchitasi grazie ai possedimenti terrieri del padre.

L’artista è anche molto legato alla sua regione natale che fa da sfondo a molti dei suoi quadri.

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Gustave Coubert, La filatrice (1853); olio su tela, 91 x 115 cm, Musée Fabre, Montpellier

La giovinezza e gli inizi

La pittura entra nella vita di Gustave Courbet all’età di quattordici anni. Infatti viene introdotto alla pittura dal padre Baud, un professore ad Ornans e allievo di Gros.

A venti anni Courbet parte per Parigi con l’idea di iscriversi alla facoltà di diritto. Ma abbandona presto questa strada. Infatti preferisce frequentare le botteghe di Steuben e di Padre Suisse. Inizia anche a imitare i maestri esposti al Louvre come Rembrandt, Hals, Rubens, Caravaggio o Tiziano.

In questo periodo è ancora alla ricerca di sé stesso. Anche se Gustave Courbet manifesta già l’intenzione di voler intraprendere una pittura personale e sincera.

La bottega del pittore

Nel 1848 arriva per Gustave Courbet l’occasione di presentare una decina di tele al Salon. Momento di gioia e di uscita dall’anonimato.

Se molte opere cominciano ad essere apprezzate altre opere suscitano scandalo. Infatti Courbet infrange la tradizione che vedeva solo quadri dedicati a soggetti sacri  dipinti su tele di grandi dimensioni. Poiché dipingerà un mondo familiare e domestico in grandi dimensioni.

Raggiunge il suo apogeo con La Bottega del pittore (1854-1855), vero e proprio quadro-manifesto. Infatti sembra voler dichiarare esplicitamente le sue scelte artistiche e politiche.

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Gustave Courbet, La bottega del pittore (L’Atelier du peintre), 1854-1855, olio su tela, Parigi, Museo d’Orsay

L’Origine del Mondo

Gustave Courbet comincia a crearsi un fedele circolo di ammiratori e di difensori della sua arte. Infatti questa mossa gli consente di partecipare regolarmente alle varie edizioni dei Salon. Ma al tempo stesso, di essere ottenere anche un gran numero di commissioni.

Da qui la sua abbondante produzione artistica. La sua quale si sviluppa intorno a tematiche di vario genere. Ne sono un esempio un scene di caccia, paesaggi e le nature morte floreali.

Non dimentichiamoci che è  un’artista rivoluzionario e trasgressivo per natura, e dà di nuovo scandalo con Il ritorno dall’assemblea 1863, opera distrutta. La tela viene rifiutata al Salon del 1863 “per oltraggio alla morale religiosa“. L’opera non viene neanche ammessa al Salon des Refusés.

Infatti è proprio nel corso di questo stesso periodo che Gustave Courbet dipinge la sua opera più provocatoria. Cioè lOrigine del Mondo (1866), opera commissionatagli da un privato.

La Comune

Viene eletto al Consiglio della Comune, nel 1848. Gustave Courbet, ma non prende parte ai combattimenti. Ma verrà arrestato lo stesso dai soldati dell’esercito raccolto da Thiers per combattere la Comune. Verrà condannato a 6 mesi di prigione e a 500 franchi di multa ai quali vanno ad aggiungersi 6850 franchi di spese penali.

La condanna

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La Colonna distrutta, motivo per cui è stato condannato una seconda volta. Fuggi in Svizzera dopo l’episodio

A causa di una petizione lanciata da Courbet e dall’abbattimento di una Colonna fatta erigere da Napoleone stesso, nel 1873, è ritenuto colpevole. Perciò viene condannato a rimborsare le spese di ricostruzione. Gustave Courbet perde così una parte ingente della sua fortuna e corre a rifugiarsi in Svizzera.

Durante il suo esilio, lo Stato gli confisca i beni, tiene sotto controllo i suoi amici e la sua famiglia.

Nonostante la Svizzera gli riservi un’accoglienza benevola, la condizione di esiliato prostra gravemente Courbet. E così comincia ad affoga nell’alcol la sua disperazione. Purtroppo in questo periodo realizza di rado opere degne del suo talento.

L’artista muore il 31 dicembre 1877 a La Tour-de-Peilz.

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