Dizionario Arte

Guston, Philip

Pittore americano. Dopo aver viaggiato in Messico nel 1934, studiando in particolare l’opera di Orozco e di Rivera, si stabilì a New York e dal 1934 al 1941 lavorò come muralista al Federal Art Project. Nel 1941 si recò a Iowa City come insegnante alla locale State University e dal 1945 al 1947 fu artista residente alla Washington University di St Louis. Dopo aver lasciato New York passò dai dipinti murali alla pittura da cavalletto e durante gli anni Quaranta il suo lavoro cambiò ancora in modo fondamentale, passando dai soggetti sociali e politici all’astrazione; nel 1950 (quando, dopo aver viaggiato in Europa, si stabilì di nuovo a New York) aveva eliminato dalle sue opere ogni elemento figurativo. I suoi più caratteristici dipinti presentano luminose chiazze di colore sovrapposte, distese delicatamente sull’area centrale del chiaro sfondo della tela (Dial, 1956, Whitney Museum, New York). Il suo stile è stato definito impressionismo astratto e fu associato alla parte più lirica dell’ espressionismo astratto -fu l’unico componente di questa tendenza ad aver avuto in precedenza successo come pittore figurativo. Durante gli anni Sessanta ombre di grigio si intromisero tra i brillanti colori di una volta e vaghi accenti naturalistici si insinuarono finché, negli anni Settanta, tornò al figurativo con uno stile satirico, fumettistico, dai colori vistosi, che fu visto come la fonte del New Image Painting. I soggetti dei dipinti di quest’ultima maniera comprendono scene di critica sociale come, per esempio, il Ku Klux Klan. Nascita: Montreal 1913; Morte: Woodstock 1980

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