Haney vs Gamboa
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Haney vs Gamboa: dominio totale di Haney che geloso della sua WBC vince ai punti

Haney vs Gamboa: domina e vince Haney per decisione unanime in difesa della sua cintura WBC contro un valido Gamboa

Haney vs Gamboa live: Clicca l’app DAZN per rivedere il match live       Haney vs Gamboa

Davin Haney ha già dichiarato il suo desiderio di combattere contro Teofimo Lopez per l’unificazione dei titoli mondiali nella divisione dei pesi leggeri

I risultati della fight card:

Devin Haney vs Yuriorkis Gamboa per decisione unanime = (120-107, 120-107, 118-109)

Anche questo sabato Eddie Hearn, noto promoter di pugilato, ha organizzato un main-event di alto livello. L’incontro principale, in diretta su  DAZN, è stato quello tra: Davin Haney contro Yuriorkis Gamboa. Haney, classe 1998, ha sfidato Gamboa per la difesa della sua cintura WBC nella categoria dei pesi super lightweight. Il giovane Devin ha sempre visto Yuriorkis come un idolo e un punto di riferimento sportivo fin da quando ha iniziato a praticare la boxe. Questa notte l’ha sfidato ed è riuscito a batterlo dimostrando un livello di pugilato superiore dopo dodici round, fino all’ultimo suono del gong.

Haney vs Gamboa

L’anno dei pesi leggeri

In poco meno di un mese abbiamo assistito ai migliori incontri che si potessero organizzare nella divisione dei pesi leggeri per la conquista dei vari titoli mondiali. Lomachenko vs Lopez per la WBO e la IBF, oggi detenute da Lopez, Gervonta Davis vs Santa Cruz per la WBA di Davis e questo sabato Devin Haney in difesa della WBC contro Gamboa.

I campioni sono attualmente tutti e tre imbattuti e di giovanissima età. Rispettivamente di: 21 anni per Haney con un record di 24 vittorie di cui 15 per Ko, Lopez: 23 anni con un record di 16 vittorie (15KO) e Gervonta Davis: classe 1994 con un curriculum pugilistico di 24 vittorie (23 Ko).

Stiamo parlando di campioni che oltre ad avere in comune la medesima provenienza pugilistica: l’America, combattono per raggiungere lo stesso obiettivo: l’unificazione delle cinture mondiali nella lightweight division.

Il match resta registrato sulla piattaforma DAZN.

La boxe cresce in Italia. Un’iniziativa di Renato De Donato fuori dal normale: Heracles Gymnasium

 

Renato De Donato, ex campione italiano nella categoria super-leggeri, ci ha raccontato del suo progetto che ha avviato a Milano nel 2015 dopo aver concluso la carriera da pugile professionista.

Renato: “The Surgeon” , classe 1986, non ha avuto un passato dedito esclusivamente alla boxe nonostante i traguardi che ha raggiunto. Oltre a dover lavorare per potersi mantenere fin da quando era un ragazzo, ha conseguito il corso di laurea in scienze motorie e successivamente in filosofia. Oggi è docente universitario presso la facoltà di scienze motorie a Milano.

Heracles Gymnasium: Renato De Donato si racconta a MAM-e

  • Quali sono i valori che insegna il pugilato?

Gli antichi il pugilato lo consideravano un’ascetica: un esercizio che ti portava a raggiungere un traguardo. Questa visione di insegnamento del pugilato l’ho maturata a posteriori della mia carriera da atleta. Mi sono reso conto che tramite una condotta di vita, un’etica molto stretta con pratiche di esclusione molto forti come: le diete, gli allenamenti e tanti altri sacrifici, è proprio per mezzo di queste che nel suo profondo il pugilato ti insegna a resistere, in maniera molto stoica a quegli istinti che abbiamo in comune con gli animali.

Nella pratica del pugilato si impara a controllare qualsiasi istinto. Si assume la consapevolezza che sei padrone del tuo corpo e non sarai mai schiavo delle tentazioni persuadenti, ottenendo così la capacità di poterle controllare quando e quanto vuoi.

  • Cos’è e come nasce il progetto Heracles Gymnasium? 

Heracles nasce nel 2015 con l’idea di ricreare un gymnasium antico riadattato su una struttura moderna. I gymnasium antichi erano delle polisportive dove i giovani si allenavano alle armi, alla lotta e al pugilato crescendo in pari passo con la scuola letterale, culturale e filosofica. L’obiettivo del Gymnasium era forgiare i giovani a  360 gradi per poi mandarli a fare politica nella polis con qualcosa in più. Oggi io con tutto il team Heracles l’abbiamo riportato qui. Insegniamo la pratica pugilistica, la ginnastica a corpo libero ma non facciamo solo questo.

Abbiamo adibito all’interno una biblioteca con 2.500 volumi dove si fa ricerca scientifica, organizziamo concerti musicali e spettacoli durante tutto l’anno ospitando vari artisti.  Abbiamo creato un mondo ambiente che possa offrire degli stimoli anche dal punto di vista culturale. L’individuo liberamente, crescendo li può percepire e vivere sapendo della loro esistenza e quindi la sua libertà sarà maggiore. Potrà fare il pugile, ma potrà anche sviluppare altre arti e passioni a sua libera scelta. Diamo la possibilità di far vedere ai giovani atleti che esiste un mondo ampio, polivalente che non si  limita esclusivamente alla pratica sportiva o solo allo studio ma possono convivere tutte e tre le cose insieme.

Dal punto di vista atletico e personale…

  • Un atleta che si dedica anche ad altre passioni quali benefici ottiene sulla performance? 

Chiaramente un atleta che ha: più capacità intellettive, più capacità di unire i punti tra un’attività e un’altra avrà sicuramente più abilità di Problem solving sul ring davanti ad una problematica tattica che gli si presenta davanti. Questa cosa la vediamo in Lomachenko che fa costantemente attività cognitiva. Non lo fa per diventare più intelligente, ma per riuscire a ottenere l’abilità di fare collegamenti intellettivi che gli permettono di potersi adattare a qualsiasi situazione, dentro e fuori dal ring. Se invece abbiamo un pugile più specializzato precocemente, che lavora solo con un solo modo di pensare cioè quello pugilistico, ecco che allora nel momento in cui si trova davanti a qualcosa di inaspettato, di non compreso durante gli allenamenti, rischia di spaventarsi. Di conseguenza senza riuscire a trovare una soluzione. Un atleta che ha nel suo background più esperienze di vita ecco che allora avrà sicuramente più capacità di trovare una soluzione e avere di conseguenze migliorie sul ring.

  • Com’è periodizzata e organizzata la preparazione che fai fare ai tuoi pugili? 

Il lato esistenziale di cui ho appena parlato chiaramente non è previsto dentro la preparazione per un match. Questo viene tenuto come principio cardine dagli allenatori in cui semplicemente dialogando con il pugile cerchiamo di portare avanti i due lati. Per quanto riguarda invece il lato sportivo, in Heracles abbiamo deciso di puntare più sulla parte qualitativa e meno su quella quantitativa. La qualità nel dilettantismo è l’aspetto più importante per un pugile. Insegniamo questo per vedere come i nostri atleti reagiscono sul ring. Li valutiamo su come agiscono agli aspetti legati alla paura e alla lettura tattica concentrandoci sulla parte tecnico, tattica e cognitiva.

Programmiamo la preparazione con un metodo distribuito su tutto l’anno. Nella stessa si argomenta sempre un obiettivo della settimana o del mese motivandolo all’atleta così che anche lui abbia ben presente la strada da perseguire per raggiungere lo scopo.

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Editor: Giovanni Battista Bonfante 

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