Dizionario Arte

Hogarth, William

Hogarth, William. Pittore e incisore inglese, straordinario artista della sua epoca. Durante la sua infanzia suo padre, insegnante, fu incarcerato per debiti e questa prima esperienza del lato squallido della vita lasciò una traccia profonda in Hogarth (molta della sua produzione ha per argomento il contrasto tra il successo e il fallimento, e dipinse prigioni in diverse opere).

Si formò come incisore di lastre d’argento e dal 1720 aveva messo in piedi una propria attività economica a Londra, con diversi tipi di commercio. Nel tempo libero studiò pittura, prima alla St Martin Lane Academy e più tardi sotto James Thornhill, del quale sposò la figlia nel 1729.

Dall’inizio degli anni Trenta

Dall’inizio degli anni Trenta del XVIII secolo Hogarth raggiunse un buon successo come pittore di *scene di conversazione e durante lo stesso periodo ebbe l’idea di usare una sequenza di immagini aneddotiche “simili alla rappresentazione teatrale” per sostenere una morale e fare satira sugli abusi sociali.

A Harlot Progress (La carriera della prostituta; sei scene, 1731 ca; distrutta in un incendio) fu seguita da A Rake’s Progress (La carriera del libertino; otto scene, 1735 ca, Soane Museum, Londra), e Marriage à la Mode (Il matrimonio alla moda, 1743 ca, National Gallery, Londra): ciascuna di esse svolge una storia ammonitrice di vanità, corruzione e tradimento che portano al declino e alla morte. William Hogarth aveva realizzato tutte e tre le serie con il progetto di farne delle incisioni, che in effetti si vendettero molto e diventarono famose in tutte le classi sociali.

Il loro successo fece sì che ne fossero messe in commercio molte copie non autorizzate e la campagna di Hogarth contro i profittatori portò all’Atto del Copyright per gli incisori nel 1735, che rese illegale quel tipo di copie. Oltre alle incisioni ricavate dai suoi quadri Hogarth realizzò molte stampe indipendenti, tra cui Industry and Idleness (Lavoro e neghittosità; dodici scene, 1747), Beer Street (La via della birra) e Gin Lane (Il vicolo del gin; 1751), The four stages of cruelty (I quattro stadi della crudeltà; quattro scene, 1751).

Nella sua opera si trovano molte

Nella sua opera si trovano molte osservazioni argute, ma egli può anche essere diretto in modo brutale quando è spinto dalla constatazione di una sofferenza ingiusta: Quattro stadi di crudeltà “fu realizzato nella speranza di prevenire il trattamento crudele verso i poveri animali che rendono le strade di Londra sgradevoli alla mente umana più di qualsiasi altra cosa”.

William Hogarth scrisse dei suoi “soggetti moderni e morali“: “Ho cercato di trattare i miei soggetti come uno scrittore di teatro: i miei quadri sono il mio palco e uomini e donne i miei attori”. Tuttavia, fu molto più che un predicatore in pittura. La sua satira era diretta alla pedanteria e all’ostentazione così come all’immoralità, e lui stesso si vedeva in una certa misura come un difensore del senso comune contro la moda dell’affettazione di origine francese e italiana.

A scapito della sua xenofobia, fece alcuni sforzi per mostrare che poteva dipingere alla grande maniera italiana, come si vede in una grande pala d’altare per St Mary Redcliffe, Bristol (1755-56, oggi City Art Gallery, Bristol). Queste sono generalmente considerate le sue opere più deboli; invece, oltre che nello opere a soggetto morale, eccelse principalmente nella ritrattistica.

Il Capitano Thomas Coram

Il Capitano Thomas Coram (1740, Foundling Museum, Londra), che lui considerava il più grande raggiungimento in questo campo, mostra che poteva dipingere un ritratto alla maniera *barocca con padronanza della tecnica e vivace caratterizzazione. Tuttavia, i clienti benestanti preferivano l’adulazione blanda piuttosto che la robusta chiarezza di Hogarth, così non ebbe successo economico come ritrattista.

Le altre sue imprese comprendono la fondazione nel 1735 di un’accademia a St Martin’s Lane (successiva a quella dove aveva studiato), che divenne un’importante antesignana della Royal Academy. Nel 1753 pubblicò The analysis of Beauty (L’analisi della bellezza), un trattato sulla teoria estetica scritto con la convinzione che i punti di vista di un artista praticante dovrebbero avere maggior peso delle teorie di uno studioso o dilettante. Ciò lo rivela come un pensatore originale anche se alle volte confuso.

 

Hogarth fu di gran lunga l’artista britannico

William Hogarth fu di gran lunga l’artista britannico più importante della sua generazione. Fu ugualmente straordinario come pittore e come incisore in forza della sua vigorosa personalità così come della qualità e originalità della sua opera liberò l’arte inglese dal dominio degli artisti stranieri.

Inoltre diede un punto di appoggio a quello spirito nazionale che allora emergeva nell’arte convincendo i suoi colleghi artisti -tra cui Francis Hayman, Thomas Hudson, Allan Ramsay, Samuel Scott e Richard Wilson -a presentare esemplari della propria opera al famoso Founding Hospital di Londra (costituito nel 1739 dal suo amico Thomas Coram), dove potevano essere visti dal pubblico; nei fatti, se non nel nome, questa fu la prima galleria d’arte in Inghilterra.

Poiché molta della sua opera contiene elementi ‘letterari’, le qualità di Hogarth come pittore sono spesso state trascurate, ma in particolare i suoi dipinti meno formali mostrano che la sua pennellata può essere all’altezza del suo genio inventivo.

Il vigore e la spontaneità di The shrimp girl (La ragazza nana; 1970 ca, National Gallery, Londra) per esempio hanno fatto di quest’opera, meritatamente, uno dei quadri inglesi più famosi del XVIII secolo.

Nascita: Londra 10-11-1697; Morte: Londra 26-10-1764

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