Hong Kong Carrie Lam
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Hong Kong, la leader Carrie Lam non si ricandiderà

La Chief Executive di Hong Kong Carrie Lam non si ricandiderà per un secondo mandato alla guida della città.

“C’è solo una considerazione da fare ed è la famiglia. Ho già annunciato a tutti che la famiglia è la mia priorità. Pensano [mio marito e miei figli] che sia il tempo di tornare a casa“, così ha annunciato lunedì mattina il leader di Hong Kong Carrie Lam.

La scadenza del mandato è stata rimandata dal 27 marzo al 30 giugno per consentire al governo di gestire al meglio l’emergenza Covi-19 delle ultime settimane. Le elezioni si terranno il prossimo 8 maggio e saranno le prime dall’introduzione della legge voluta dalla Cina che permette solo ai lealisti e a i “patrioti” di prenderne parte. Quindi il prossimo leader dell’ex colonia britannica avrà il tacito appoggio di Pechino.

Carrie Lam

Carrie Lam è nata nel 1957 quando ancora Hong Kong era un dominio britannico, è stata la prima donna alla guida della città e si dichiara una devota cattolica. “Completerò il mio mandato di cinque anni alla guida della città il 30 giugno e concluderò ufficialmente i miei 42 anni di carriera nel governo locale”, ha affermato la leader in conferenza stampa questa mattina.

Carrie Lam ha iniziato il primo mandato come Chief Executive, massima carica del governo a Hong Kong, nel 2017 e ha dovuto affrontare ardue prove. Ha dovuto trovare un bilanciamento tra la tradizione democratica della città e la pressione sempre più stringente di Pechino. Vanno ricordate le proteste contro la legge sull’estradizione in Cina continentale che hanno caratterizzato il biennio 2019-2020. La restrittiva legge di sicurezza nazionale del giugno del 2020 imposta da Pechino ha messo fine a questo periodo di contestazioni. L’altra grande prova è stata ed è tuttora la pandemia di Covid-19 che sta facendo registrare parecchi nuovi casi giornalieri.

Possibili candidati

Per il momento ancora nessuno si è pubblicamente candidato, ma fonti pro-establishment  hanno affermato che il numero due del governo di Hong Kong John Lee presenterà le proprie dimissioni per poter correre alle prossime elezioni. Durante le proteste pro-democrazia Lee era un ufficiale alla sicurezza ed è stato promosso a Segretario Capo nel 2021. Molti analisti suggeriscono che la sua promozione è un chiaro segno di come Pechino valuti più importante la sicurezza rispetto all’economia o alla finanza.

Hong Kong Carrie Lam

“Se Pechino opta per un candidato esperto nella gestione di problemi di sicurezza per guidare Hong Kong nel rafforzamento della sicurezza nazionale, Lee è senza dubbio la scelta migliore“, ha affermato il commentatore politico Johnny Lau Hui-siu.

 

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