Houellebecq, il 7 gennaio nelle librerie il suo nuovo romanzo ‘Annientare’
Michel Houellebecq, il 7 gennaio arriverà nelle librerie il suo nuovo romanzo intitolato ‘Annientare’
Il controverso scrittore francese Michel Houellebecq torna in libreria il 7 gennaio con un’opera molto attesa, “Anéantir”, “Annientare”. Dopo gli ultimi due romanzi “Sottomissione” e “Serotonina”, Michel Houellebecq torna in libreria con “Annientare”. Il nuovo romanzo dello scrittore Michel Houellebecq sarà l’evento letterario dell’inverno 2022, e non solo in Francia.
Lo ha rivelato la sua casa editrice francese Flammarion. In Italia se ne occuperà la casa editrice La Nave di Teseo. Elisabetta Sgarbi (publisher de La Nave di Teseo), sul suo profilo Twitter, ha pubblicato la copertina del libro e, in un breve thread dedicato, ha fornito qualche dettaglio in più sul nuovo romanzo dello scrittore francese. Secondo Sgarbi, questa sarebbe la più «potente» tra le storie raccontate fin qui da Houellebecq. Lei ha anche cambiato la copertina della versione italiana del libro, aggiungendoci dei colori e una donna. Ha dichiarato che riteneva importante sottolineare attraverso la copertina il ruolo femminile in questo romanzo.
Chi è Michel Houellebecq?
Michel Houellebecq , nome originale Michel Thomas , (nato il 26 febbraio 1956, Réunion , Francia), scrittore, satirico e provocatore francese il cui lavoro espone la sua visione a volte oscuramente umoristica, spesso offensiva e completamente misantropica dell’umanità e del mondo. I genitori lo mandarono a vivere con i suoi nonni materni quando era un neonato.
A sei anni fu trasferito alle cure della nonna paterna, di cui adottò il cognome da nubile. Il suo lavoro dimostra che l’abbandono e la continua assenza dei suoi genitori lo hanno profondamente segnato. Sebbene abbia studiato scienze, in cui eccelleva, Houellebecq fu attratto dalla compagnia di scrittori a Parigi e iniziò a scrivere poesie.
la prospettiva oscura di Houellebecq gli ha portato molti fan, ma l’autore è rimasto una figura controversa per aver espresso pubblicamente nelle interviste e nelle sue opere ciò che alcuni lettori consideravano pensieri razzisti, sessisti e profondamente cinici.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato sette romanzi: ‘La Carte et le territoire’ e ‘Soumission’ sono i più importanti. Quest’ultimo è un viaggio distopico in cui la Francia diventa uno stato islamico. Il romanzo è stato pubblicato il giorno degli attacchi agli uffici parigini della rivista satirica Charlie Hebdo , che quella settimana aveva pubblicato un numero con una caricatura di Houellebecq in copertina. Tornerà nelle librerie il 7 gennaio con il suo ottavo romanzo, ‘Annientare’.
Inoltre, Houellebecq ha già detto che non farà interviste per la promozione del suo libro. In un incontro alla Sorbona ha confidato di non amare le conversazioni con i giornalisti, che trova spesso non all’altezza.
‘Annientare’, il nuovo romanzo di Michel Houellebecq
Non si sa moltissimo sull’attesissimo nuovo romanzo dell’autore. Solo che è particolarmente lungo, più di settecento pagine, e avrà come filo conduttore l’attualità francese. Qualche settimana fa, il ministro dell’Economia Bruno Le Maire aveva rivelato di aver avuto una conversazione con lo scrittore a proposito della chiusura delle fabbriche Oltralpe che avrebbe ispirato una parte del libro.
“Non voglio fare grandi rivelazioni ma penso che il suo prossimo libro difenderà l’industria” ha detto il ministro ammiratore del romanziere che definisce come uno dei “migliori sismografi delle correnti profonde della società francese”.
I personaggi di ‘Annientare‘ sono piacevoli, ben disegnati, capaci d’intercettare la nostra simpatia e interesse, in quanto figure vivaci, intelligenti, positive e umane. Houellebecq ha sadicamente presentato ‘Annientare’ come “un libro deprimente”, espressione di un’umanità delusa da se stessa, indebolita dai traumi, sconvolta dalla paura della morte.
Ma c’è una nuova compostezza nelle sue pagine, che fa pensare alla dichiarazione dell’allenatore di una squadra coraggiosa, sbaragliata al termine della partita troppo difficile: abbiamo fatto il possibile, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, abbiamo sbagliato molto, ma più di così non si poteva fare. Non parla esplicitamente di Covid o di pandemia, ma la paura aleggia tra le pagine di questo romanzo.
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