Collezione Space Age by Pierre Cardin
Moda

HOUSE OF CARDIN, IL DOCU-FILM SU PIERRE CARDIN

Al Festival di Venezia 76, grande omaggio allo stilista Pierre Cardin. In programmazione il documentario House of Cardin

Il successo planetario di Pierre Cardin, raccontato attraverso l’occhio artificiale del cinema. La cinepresa di P. David Ebersole e Todd Hughes scandaglia la vita dello stilista italiano, penetrando nei ricordi più fiorenti della sua carriera. L’omaggio al Festival di Venezia 76, il 6 settembre, nell’ambito de Le Giornate degli autori.

La vita di Cardin

Pierre Cardin nel suo atelier. 1957

Gli anni Cinquanta del Novecento si dimostrano favorevoli per lo stilista. Nel 1951, infatti, presenta la sua prima collezione ridotta a 50 cappotti e tailleur per inadeguato capitale.

Nonostante tutto, la linea riscontra un successo inaspettato. La chiave di tanto clamore, per i critici della moda, è da ricercare nella sua astuzia nel riproporre una moda lontana dai due sarti che, in quell’epoca, dettavano le linee guida dell’Alta Moda: Balenciaga e Dior.

Va precisato, ad ogni modo, che fu proprio nell’atelier del Dittatore garbato della moda, tale Monsieur Christian Dior, che lo stilista veneziano conosce le basi della sartoria. Conoscenze che consolida anche nei laboratori da Paquin e Schiaparelli.

Bubble dress. 1954

Cardin, inoltre, ha il merito di entrare nelle grazie del mercato aprendo il varco alle collaborazioni.

Egli, infatti, è il primo stilista a siglare collaborazioni con i grandi magazzini Printemps. La Via della seta, ancora, è percorsa in lungo e largo dalle sue creazioni, stabilendo accordi commerciali con Cina e Giappone.

L’ispirazione Futurista

È il promotore degli abiti unisex con la sua prima linea Space Age o Cosmo Corps, ispirata al Futurismo.

Alcuni capi della collezione Space Age

La collezione è caratterizzata da vestiti interi lavorati a maglia – rigorosamente bianchi – indossati sotto capispalla e mantelle tubolari.

Negli anni Sessanta lo stilista propone linee più commerciali. a tal proposito sarebbe difficile non citare i celeberrimi miniabiti scamiciati e tuniche, dai colori brillanti, abbinati a cuissard in PVC.

Successivamente mixa vinile al metallo su giacche unisex con zip frontale e mantelle di gabardine con motivo a scacchi di libera ispirazione optical art, abbinati a leggings metallici.

Assieme a Courrèges, Rabanne e Ungaro, fornisce alla moda uno spunto di design strumentalizzando il concetto classico di Alta Moda.

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