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Spettacolo

HOUSE OF CARDS: DA STASERA L’ULTIMA STAGIONE

DA STASERA IN ONDA LA SESTA E ULTIMA STAGIONE DI HOUSE OF CARDS

Da stasera andrà in onda la sesta e ultima stagione di House of Cards. Il finale della serie vedrà la luce a partire da oggi, da noi come in America, su Sky Atlantic e su Sky Box Sets. Su NOW TV, invece, sarà possibile farsi un’abbuffata di streaming: tutte lo otto puntate saranno disponibili nell’ immediato.

Grandi novità sono attese per questa stagione: Kevin Spacey, nel ruolo di Frank Underwood, non sarà più  protagonista delle vicende ambientate nella Casa Bianca. Causa del suo licenziamento dalla serie è l’accusa di molestie ricevuta dall’attore Anthony Rapp, quattordicenne all’epoca dei fatti. Ma vediamo di capire meglio cosa è successo.

In un’ intervista rilasciata al sito d’informazione BuzzFeed News, Anthony Rapp ha raccontato di aver subito un’avance spinta da parte di Spacey. L’episodio si è verificato negli anni 80 a una festa a casa dell’ attore, di 10 anni più vecchio di Rapp. L’allora ragazzino, stanco di stare in mezzo alla folla, si era sdraiato sul letto di Spacey a guardare la tv. Trascorsa qualche ora, a festa ormai conclusa, Spacey è entrato nella stanza e ha provato a sedurre il minorenne. Rapp sostiene di aver trovato il coraggio di raccontare l’accaduto dopo tutto questo tempo solo grazie al movimento Me Too, che ha fatto seguito allo scandalo Weinstein.

Successivamente a queste dichiarazioni Spacey, nonostante non ricordasse l’episodio, si è scusato e ha dichiarato pubblicamente la sua omosessualità.

Ma a poco sono valse le scuse; dopo quella di Rapp sono saltate fuori molte altre accuse di molestie. E l’allontanamento da House of Cards non è stato un caso isolato. Anche Ridley Scott ha preferito sostituirlo con un altro attore per la parte di Jean Paul Getty in “Tutti i soldi del mondo”.

L’ultima stagione si aprirà con la morte di Frank Underwood. E vedrà la moglie Claire, interpretata da Robin Wright, nel ruolo di prima presidente degli Stati Uniti. Se fosse vero, una rivincita perfetta per il movimento Me Too.

 

 

 

 

 

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