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I bambini ucraini nella guerra: un’altra generazione istruita all’odio e alla violenza

Bambini ucraini coinvolti nella guerra: conseguenze devastanti

In questa guerra sono tanti i bambini e i giovani ucraini che stanno subendo delle conseguenze devastanti. Chi rimane vittima dei bombardamenti, chi ne è ferito, chi fugge senza i genitori e anche chi impugna le armi. Sono milioni i minori dell’Ucraina che sono rimasti coinvolti nelle violenze russe.

Vedere le immagini di tutti quei giovani che si addestrano nei boschi, e che a distanza di pochissimi giorni staranno già usando le armi vere sul campo, è desolante. Un’altra generazione, cresciuta in quella che fino a tre settimane fa era l’Europa della pace, che erediterà di nuovo l’odio della guerra.

La loro unica colpa? Essere nati lì, in quella specifica parte del mondo.

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I bambini ucraini in guerra: cosa può significare per loro

Secondo le stime delle Nazioni Unite, dal 24 febbraio scorso sarebbero 17 i bambini uccisi e più di 800 quelli rimasti feriti. In realtà, i dati sul reale numero delle vittime sono probabilmente molto più alti. E benché la guerra causi soprattutto morte e danni fisici irreversibili, bisogna tenere in considerazione le sue devastanti conseguenze sulla salute mentale.

C’è preoccupazione per il futuro di tutti quei bambini che hanno lasciato la propria casa e ora si nascondono in scantinati e rifugi antiaerei. Che vedono con i propri occhi città distrutte, persone morte, paura e tentativi di fuga.

Come spiega il dottor Paul Wise, professore di pediatria alla Stanford University, “i bambini sono estremamente vulnerabili all’insicurezza della guerra”. Infatti, nei ragazzi le ripercussioni psicologiche sono molto più importanti che negli adulti. Ancora in quella fase di sviluppo emotivo, per loro è difficile comprendere a pieno tutte le sfaccettature della situazione che li circonda. Le conseguenze potrebbero avere effetti gravi per molto tempo sul loro stato di salute mentale.

Bambini ucraini nella guerra: fermare la violenza prima che li deformi

Assistere a conflitti e violenza può provocare traumi indelebili nella mente di un bambino. Un mix di stress e problemi fisici e mentali che lo perseguiranno per tutta la vita. Depressione, autocolpevolizzazione, ma anche rabbia e dolore sono solo alcuni dei segni che la guerra può lasciare sulla mente e nei ricordi.

Eppure, la responsabilità è nostra. Quante guerre sono state ignorate perché considerate secondarie, lasciando che le nuove generazioni venissero istruiti al conflitto? E quante di queste guerre senza pace sono figlie di altrettante generazioni cresciute nella guerra?

Dalla guerra non si torna indietro, non i morti e non i vivi. Chi si trova sotto i bombardamenti, chi imbraccia un fucile e chi appartiene alla guerra, non farà mai davvero ritorno. In Ucraina, fortunatamente, nessuno arruola i bambini. Ma per entrambi i fronti la guerra rischia di vedere nuovamente lo sviluppo di una generazione fanatica di violenza.

Ora spetta a noi rispondere con anticipo alle ripercussioni della guerra. Cercando di impedire che questa possa deformare i giovani per sempre.

 

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Editor: Susanna Bosio

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