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Attualità,  Arte

Terremoto Amatrice 293 siti culturali e artistici danneggiati dal sisma

Terremoto Amatrice si contano più di 293 siti culturali e artistici danneggiati dal sisma nella zona di Amatrice, ricostruire sarà una sfida.

 «Si contano più di 293 siti culturali e artistici danneggiati dalterremoto  di Amatrice, ricostruire sarà una sfida»

terremoto Amatrice è divenuta l’emblema, oltre che della tragedia umana che si sta consumando in questi giorni, anche della perdita e del danneggiamento dei beni culturali presenti nel territorio colpito dal terremoto del 24 agosto.

La città laziale, stima il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, conta circa 3000 opere d’arte catalogate e a rischio, crepe e macerie sono ormai il nuovo status di importanti edifici come la Torre civica, la Basilica di San Francesco, il Museo Civico, la Porta Ascolana e la storica Biblioteca.

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«Ci sono 293 beni immobili di valore culturale crollati o gravemente danneggiati nel raggio di 20 Km dall’epicentro» comunica il ministro facendo un primo punto della situazione. I danni ovviamente si estendono a tutto quel patrimonio d’arte di cui, in varie forme, è ricco il centro Italia. Franceschini spiega che gli organi competenti sono entrati in azione:

«Già nelle ore immediatamente successive al terremoto, grazie alla direttiva del 25 aprile 2015 per le emergenze in caso di calamità naturale, figlia dell’esperienza del terremoto in Emilia, ci siamo attivati con i carabinieri del Tpc, che sono gli unici autorizzati al momento dalla Protezione Civile ad arrivare nelle zone più colpite, che sono ancora interdette per motivi di sicurezza anche ai nostri tecnici»

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Non solo: «Diventa necessario muoversi nella fase di rimozione delle macerie, perché queste sono  indispensabili per il restauro degli edifici e contengono spesso opere d’arte». Si pone quindi l’accento sulla necessità di restituire alle comunità delle cittadine colpite la loro dignità storica e artistica, oltre che umana. Senza nascondere che sarà una vera e propria sfida riuscire a ridare integrità e aspetto originario agli edifici.

Ma le possibilità «ci sono» e già in mattinata il Ministero per i Beni Culturali ha annunciato che l’incasso dei musei statali di domenica 28 agosto verrà destinato ai territori terremotati e alla salvaguardia delle loro opere d’arte.

La solidarietà passa questa volta anche attraverso la cultura e ci stimola tutti a visitare i musei questo fine settimana.

oggi 7 anni dopo, in barba alle dichiarazioni dell’ex ministro, neanche il trenta per centro del ben colpiti è stato restaurato,

Queste le dichiarazioni di Giorgia Meloni, chiusa a Palazzo Chigi, invece di essere come Draghi sui luoghi della tragedia:“Molto rimane da fare per rispondere al desiderio dei nostri connazionali di continuare a vivere dove sono nati e cresciuti. L’Appennino centrale è il cuore d’Italia e chi lo vive è un popolo orgoglioso e capace di rialzarsi”.

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Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel settimo anniversario del terremoto Amatrice del Centro Italia. “Il nostro dovere è sostenere questo percorso di rinascita sociale ed economica con risposte concrete e interventi efficaci – aggiunge -.

Perché ricostruire i territori colpiti dal terremoto non è solo un obbligo morale delle Istituzioni, ma può rappresentare anche uno straordinario volano per l’economia nazionale. Una sfida enorme ma che, tutti insieme, possiamo vincere”.

 

Conclusione terremoto Amatrice “Molto rimane da fare per rispondere al desiderio dei nostri connazionali di continuare a vivere dove sono nati e cresciuti. L’Appennino centrale è il cuore d’Italia e chi lo vive è un popolo orgoglioso e capace di rialzarsi”.

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