Bronzi di Riace
Arte

I Bronzi di Riace ritrovati 50 anni fa

Il prossimo 16 giugno saranno 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il MaRc inizia a programmare gli eventi per celebrare l’evento

Mezzo secolo dal ritrovamento dei Bronzi di Riace: iniziano i preparativi per la loro celebrazione

Sono passati 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Anche grazie ai fondi stanziati dalla Regione Calabria, l’anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace sarà l’occasione per mettere in rete tutto il patrimonio archeologico della regione e scoprire i tesori della Magna Grecia e della Calabria antica.

Un anno di festeggiamenti

Alla guida del comitato per i festeggiamenti è il direttore del Museo archeologico di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino. Il Museo sta pianificando di trasformare l’ anniversario in un’opportunità di promozione e valorizzazione per tutto il territorio. Tutto ciò sarà possibile grazie al finanziamento di tre milioni di euro stanziato dalla Regione Calabria.

Il direttore del Museo infatti ha in mente di celebrare i Bronzi di Riace per un anno intero, non solo per rilanciare l’immagine delle due statue che attraggono visitatori da ogni dove. Lo scopo secondario di questa celebrazione sarà anche valorizzare le bellezze del territorio: dall’archeologia ai borghi, dalle tradizioni artigianali alle peculiarità linguistiche, dal paesaggio costiero e montano alle specialità eno-gastronomiche.

Il MaRc: custode di tesori

Il Museo archeologico di Reggio Calabria è la struttura che ospita le due famose statue. Oltre ai Bronzi di Riace, il museo custodisce le testimonianze preistoriche delle grandi colonie di Sibari e Crotone, di Medma e Hipponion, Caulonia e Locri, di Rhegion.

Il Museo è un luogo con con grande forza identitaria. Le sue mostre ed eventi hanno restituito l’istituzione culturale alla città e ai visitatori, che prima della pandemia si aggiravano intorno ai 227mila.

Bronzi di Riace
Facciata principale del MaRc

Curiosità sui Guerrieri di Riace

Collocati su grandi basamenti antisismici, i due guerrieri si trovano al livello D dell’edificio del MaRc. Il loro ritrovamento avvenuto il 16 Giugno 1972 nel mare di Riace, a 10 metri di profondità e a 300 dalla riva, ha rappresentato una scoperta archeologica di portata mondiale. Ancora oggi non si sa chiaramente di chi sia il merito del loro ritrovamento. Diversi studiosi hanno cercato di trovare risposte plausibili, ma il rebus ancora non è stato risolto.

Le due statue, denominate “A” e “B”, e ribattezzate a Reggio come “il giovane” e “il vecchio”, sono alte rispettivamente 1,98 e 1,97 m. Esse rappresentano un oplita, soldato della fanteria pesante dell’antica Grecia (Bronzo A) e un re guerriero (Bronzo B).

bronzi di riace

Si può affermare che appartengano alla metà del V secolo a.C., e che la loro ideazione e realizzazione appartenga al medesimo Maestro. I ipotizza infatti che i Bronzi di Riace siano stati eseguiti per essere visti insieme in un complesso statuario. Considerando quest’ultima ipotesi, in molti hanno altresì assunto che il gruppo di statue abbia a che fare con il mito dei Sette a Tebe, narrato da molti poeti e tragediografi antichi.

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Editor: Marta Cinnadaio

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