I 5 anni del Muse, il museo delle scienze, di Trento
Il Museo delle Scienze di Trento sta per compiere cinque anni. Progettato dall’architetto Renzo Piano nel quartiere residenziale de Le Albere è stato inaugurato il 27 luglio 2013.
Il MUSE è il museo delle scienze di Trento. La nuova struttura è stata costruita a sud dello storico palazzo delle Albere, all’interno del quartiere residenziale Le Albere, entrambi progettati dall’architetto Renzo Piano.
Fra qualche giorno ricorrerà l’anniversario dell’ inaugurazione avvenuta il 27 luglio 2013. Poiché il nuovo palazzo ha sostituito il vecchio Museo tridentino di scienze naturali, fondato il 1964.
La nascita del MUSE
La sede precedente del Museo delle Scienze era inadeguata al flusso dei visitatori e si rese palese l’esigenza di costruire una nuova sede. Infatti questa esigenza portò, nel 2006, all’approvazione del progetto di una nuova sede.
Il nuovo museo venne costruito nell’ambito di un più ampio disegno di riqualificazione urbana. Infatti rientra nel progetto di riqualificazione dell’area industriale dismessa dove sorgevano gli stabilimenti Michelin.
Il 27 luglio 2013 la nuova sede venne inaugurata e il museo assume il nome di MUSE – Museo delle Scienze.
Il 26 giugno 2014 ha raggiunto la soglia dei 500.000 visitatori paganti. Superando questa soglia di visitatori è diventato, di fatto, una delle istituzioni museali più visitate d’Italia.
Invece il 5 maggio 2015 è stato staccato il milionesimo biglietto. Così il MUSE varca la soglia del milione e in soli 21 mesi di apertura.
Il progetto di Renzo Piano
L’edificio è stato progettato dall’architetto di fama internazionale Renzo Piano.
Il corpo museale si sviluppa su una lunghezza massima di 130 metri, una larghezza massima di 35 metri e sei livelli, due dei quali interrati. Tutti questi piani, ad eccezione del secondo livello interrato, sono aperti al pubblico e ospitano sia attività di esposizione, sia attività amministrative e di ricerca.
Primariamente l’edificio è famoso per il caratteristico profilo della struttura che ricorda l’andamento frastagliato delle Dolomiti.
Infine l’edificio fa parte di un progetto particolare ed è stato costruito seguendo tecniche volte ad assicurare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Infatti questa tecnica di costruzione gli è valsa il riconoscimento della certificazione LEED Gold.
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