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I democratici e Biden tengono, “una buona giornata” per la democrazia

Non c’è stata nessuna “onda rossa” trumpiana visto che il Senato e la Camera sono ancora in bilico

Il presidente USA Joe Biden e i democratici hanno superato le aspettative alle elezioni di midterm dell’8 novembre. La Camera resta in bilico e manca poco per l’assegnazione del Senato.

Elezioni di midterm, buon risultato per Biden

Gli ultimi dati a disposizione dicono che alla Camera i repubblicani hanno conquistato 207 seggi contro i 189 dei dem, ne servono 218 per la maggioranza. Al Senato, invece, i dem hanno 48 seggi, che con l’elezione di Fetterman in Pennsylvania hanno strappato un seggio ai rivali, mentre i rep ne hanno 49 sui con la soglia della maggioranza fissata a 50. Nessuno si aspettava una battaglia così serrata prima delle elezioni. Ed è per questo che Biden ha commentato positivamente i risultati ottenuti.

“È stata una buona giornata per la democrazia e l’America. La democrazia è stata messa alla prova, ma gli americani hanno parlato e provato che è ciò che siamo. L’affluenza è stata alta e le autorità fatto il loro dovere, senza problemi. I media avevano previsto un’onda rossa, non è avvenuta. Io ero ottimista. Ogni seggio perso è doloroso, ma i democratici hanno avuto una buona serata. La gente è preoccupata per l’economia, il crimine, la sicurezza, ma il messaggio mandato è che vuole preservare i diritti. Grazie soprattutto ai giovani che hanno partecipato”, ha detto il presidente.

A mettere in discussione l'”ondata rossa”, in riferimento al colore dei rep, è stata, appunto, la vittoria John Fetterman in Pennsylvania, Stato natio del presidente. Il luogotenente di Biden ha sconfitto il medico celebrity Mehmet Oz appoggiato da Trump.

Era dai tempi di George W. Bush nel 2002 che un presidente in carica non otteneva così tanti voti a un’elezione di midterm. Se si può dire Biden abbia “vinto”, il vero perdente è Donald Trump. Si attendeva dai candidati repubblicani scelti dall’ex presidente risultati migliori, ma molti sono stati sconfitti a vantaggio di altri candidati dello stesso partito. Nei giorni immediatamente precedenti alle elezioni di midterm Trump aveva fatto intendere che si sarebbe ricandidato alle presidenziali 2024 subito dopo la chiusura degli scrutini, ma i pessimi risultati lo stanno frenando. Anche la rielezione a governatore della Florida dell’astro nascente dei repubblicani, Ron DeSantis, pone una questione non facilmente risolvibile dal tycoon.

I risultati finali

Mancano ancora circa 30 “testa a testa” fondamentali per decretare le elezioni di midterm concluse. Soprattutto sono ancora da decidere cinque gare in California che potrebbero cambiare le sorti a favore dei repubblicani. Inoltre, il 6 dicembre si terrà il ballottaggio in Georgia che sarà determinante per l’assegnazione della Camera. Anche in Alaska la sfida non è conclusa, ma i due canditati sono entrambi repubblicani.

“Sebbene molte gare rimangano ancora in bilico, è chiaro che i membri e i candidati democratici della Camera stanno ampiamente superando le aspettative in tutto il paese”, ha affermato la speaker della Camera Nancy Pelosi. Nel frattempo, il leader di minoranza repubblicano Kevin McCarthy ha affermato che è chiaro che il suo partito di appresta a conquistare la Camera. Inoltre, ha affermato ha in caso di vittoria si candiderà come nuovo speaker.

 

Articolo in aggiornamento…

 

Foto di copertina: NYT

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Editor: Lorenzo Bossola

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