i medici
Dizionario Arte,  Storia

I Medici, banchieri, mecenati, mercanti

I Medici, la famiglia fiorentina di banchieri, mecenati, mercanti

Famiglia italiana di banchieri e mercanti che dominò Firenze e poi tutta la Toscana per la maggior parte del tempo tra il 1434 e il 1737, e si rese celebre per il mecenatismo in favore della cultura e delle arti nel periodo del rinascimento.

A differenza della maggior parte delle grandi dinastie italiane, la dinastia dei Medici non iniziò da un capo militare. Essi conquistarono il potere attraverso la ricchezza e l’astuzia politica e non con la forza. La loro influenza si estese oltre la città e la regione, non a caso furono Medici tre papi e due regine di Francia.

Il nome

Il nome dei Medici comincia ad apparire nei registri fiorentini prima del XII secolo, ma il vero fondatore della fortuna della famiglia fu Giovanni di Bicci de Medici (1360-1429), che divenne uno dei principali banchieri in Italia e nel 1421 divenne gonfaloniere (la più alta carica del governo della città di Firenze). Diede anche inizio alla tradizione familiare del mecenatismo nell’arte, soprattutto attraverso l’incarico affidato a Brunelleschi della costruzione della Sacrestia Vecchia della chiesa di San Lorenzo nel 1419.

Il figlio Cosimo (1389-1464) fu l’effettivo dominatore della città dal 1434, nonostante in teoria fosse solo un comune cittadino della repubblica. La sua più grande impresa artistica fu la costruzione del palazzo di famiglia (ora noto come Palazzo Medici-Riccardi), progettato da Michelozzo e iniziato nel 1445.

I grandi artisti

Assunse tra gli altri artisti Donatello e Paolo Uccello e fu un importante collezionista di manoscritti, creando le basi di quella che oggi è la Biblioteca laurenziana di Firenze. Il figlio Piero (1416-1469), detto ‘il Gottoso’, è ricordato in ambito artistico soprattutto per la commissione a Benozzo Gozzoli dei celebri affreschi del palazzo di famiglia. Il figlio e successore di Piero, Lorenzo il Magnifico (1449-1492), è il membro più famoso della famiglia. Poeta e studioso, ebbe un enorme interesse per il mondo classico e costituì un’eccezionale collezione di antichità, tra cui sculture, gemme e cammei.

Mecenate

Patrocinò alcuni dei migliori artisti a lui contemporanei, compreso il giovane Michelangelo che trattò quasi come un figlio, tenendolo con sé per un certo periodo a Palazzo de’ Medici e dandogli accesso al giardino delle sculture, dove si costituì una sorta di informale accademia artistica.

Villa Medici

La sua più importante commissione architettonica fu Villa Medici a Poggio a Caiano, vicino a Firenze, progettata da Giuliano da Sangallo e costruita negli anni intorno al 1480.

Commissionò anche opere di pittura per un’altra villa, vicino a Volterra, a Botticelli e ad altri artisti; questo edificio andò distrutto, ma Botticelli realizzò altri lavori per i Medici: la Primavera e la Nascita di Venere certamente di proprietà della famiglia e molto probabilmente realizzati per il cugino di Lorenzo, Lorenzo di Pierfrancesco (1463-1503).

Piero

A Lorenzo il Magnifico successe il figlio Piero (1471-1503),  però esiliato da Firenze nel 1494  obbligato a umilianti concessioni in favore di Carlo VIII re di Francia, che aveva invaso l’Italia.
I Medici rimasero assenti da Firenze fino al 1512, quando il fratello di Piero, Giuliano (1479-1516) tornò e riprese il potere.

La famiglia venne nuovamente espulsa nel 1527, ma nel 1532 Alessandro (1511-1537), un discendente illegittimo di Lorenzo il Magnifico, riconquistato il controllo assunse il titolo di duca di Firenze. Sovrano dispotico,  assassinato nel 1537 e gli succedette il lontano cugino Cosimo (1519-1574), che ha riportato la stabilità a Firenze.

Siena

Nel 1557 Cosimo prese il controllo anche di Siena e della maggior parte dei territori circostanti. Ottenne il potere sulla quasi totalità della regione, e nel 1568 papa Pio V lo insignì del titolo ereditario di granduca di Toscana. A differenza di altri governanti della dinastia dei Medici, Cosimo non fu un intenditore dell’arte, ma ne apprezzava il valore propagandistico e fu prodigo nel glorificare se stesso e la famiglia e nell’abbellimento di Firenze.

Collezione d’arte Medici

Bronzino era il suo artista preferito, ma commissionò lavori tra gli altri ad Ammannati, Cellini, Giambologna, Pontormo e Vasari. Proprio Vasari disegnò gli Uffizi, originariamente (come dice il nome) utilizzati come uffici, ma presto adattati per accogliere spazi espositivi per la collezione d’arte della famiglia. La grande collezione di autoritratti d’artista fu fondata dal cardinale Giovanni de’ Medici (1617-1675), che fu così, tra gli ultimi membri della famiglia, forse quello che diede il maggior contributo all’arte.

I discendenti di Cosimo

I Medici governarono fino al 1737, quando l’ultimo dei Medici, il granduca Gian Gastone, morì senza un erede maschio e gli successe un lontano parente, Francesco Stefano duca di Lorena. Allora la sorella di Gian Gastone, Anna Maria Luisa (1667-1743), donò la collezione di famiglia alla città di Firenze. I tre papi provenienti dalla famiglia dei Medici furono Leone X (in carica dal 1513 al 1521), Clemente VII (1523-1534) e Leone XI (che regnò solo per un mese nel 1605); Leone X (Giovanni de’ Medici, nato nel 1475) era il secondogenito di Lorenzo il Magnifico; come papa continuò i progetti del predecessore Giulio II per la ricostruzione di San Pietro e la decorazione delle Stanze Vaticane (vedi Raffaello).

Clemente VII

Le sue ingenti spese (per la guerra, per il piacere personale e per l’arte) lasciarono il tesoro papale con pesanti debiti. Clemente VII (Giulio de’ Medici, nato nel 1478) era nipote di Lorenzo il Magnifico; Cellini, Michelangelo e Sebastiano del Piombo sono tra gli artisti da lui patrocinati. Un altro papa di nome Medici, Giovanni Angelo (1499-1565), papa come Pio IV nel 1559, proveniva da una famiglia milanese non legata ai Medici fiorentini.

Caterina De Medici

Le due regine di Francia appartenenti alla famiglia Medici furono Caterina de’ Medici (1519-1589) e Maria de’ Medici (1573-1642). Caterina sposò il re Enrico II e dopo la morte di lui nel 1559 divenne reggente o consigliera di tre dei loro figli che nel tempo diventarono re: Francesco II, Carlo IX ed Enrico III. Tra gli artisti di cui fu mecenate si ricordano Nicolò dell’Abate, Germain Pilon e Francesco Primaticcio. Maria fu la seconda moglie di Enrico IV e dopo la sua morte nel 1610 fu reggente per il figlio Luigi XIII. Un grande ciclo di quadri glorificanti la sua vita (1622-25, Louvre, Parigi) fu dipinto da Rubens, ma la realtà era diversa: infatti Maria era politicamente incapace e finì la vita in esilio.

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