trent'anni di mani pulite
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I trent’anni di Mani Pulite: ma oggi nulla è cambiato

17 febbraio 2022: i trent’anni di Mani Pulite, l’indagine che travolse la Prima Repubblica. Mani pulite, o anche Tangentopoli, è il nome che si utilizza per fare riferimento a quelle inchieste giudiziarie dal 1992 in poi. Queste inchieste rivelarono un sistema fraudolento che coinvolgeva non solo la politica, ma anche l’imprenditoria italiana. A Milano, la città delle tangenti, furono 4520 gli indagati, 3200 i rinviate a giudizio, 1281 le condanne, 1.111 le assoluzioni.

17 febbraio 1992: inizia Mani Pulite.  I trent’anni di Mani Pulite, la corruzione dei partiti e l’occasione persa: oggi nulla è cambiato

Era la mattina del 17 febbraio 1992, quando Mani pulite travolse la classe politica della Prima Repubblica e i gruppi industriali italiani. Mario Chiesa, proprietario del Pio Albergo Trivulzio, venne arrestato dando il via a una stagione di arresti e inchieste.

trent'anni di mani pulite

Molto amico di Craxi, il socialista viene arrestato per concussione per una tangente da 14 milioni senza sapere di essere stato messo in trappola. Gli era stata appena consegnata da un giovane imprenditore, Luca Magni, che aveva messo a punto l’operazione per incastrare Chiesa. L’allora sostituto procuratore a Milano Antonio Di Pietro lo fece arrestare. Si apre così il “caso Chiesa”, che presto diventa il “caso tangenti” e, subito dopo “Mani Pulite”, la più clamorosa inchiesta giudiziaria italiana.

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Le inchieste coinvolsero un po’ tutti, dal Pci-Pds alla Lega e, tra i colossi dell’economia, la Fiat, l’Eni, l’Enel, l’Olivetti, la Montedison, e per la prima volta anche il gruppo Fininvest. Da qui niente sarà più come prima, soprattutto tra i partiti, i primi a cadere sotto i colpi giudiziari.

Mani pulite: nulla è cambiato

Trent’anni di Mani Pulite. Ma in realtà ad oggi in materia di corruzione niente è cambiato. Tangentopoli ha offerto all’Italia l’opportunità di cambiare il sistema, ma nulla è successo. Ora è tutto come prima. Lo rivela una ricerca di Demos e Libera, secondo la quale solo il 16% degli italiani ritiene che il fenomeno della corruzione e delle mafie sia diminuito rispetto all’epoca di Tangentopoli. Il 78% degli italiani ritiene che la corruzione della politica sia lo specchio della società. Solo il 10% ritiene che la politica sia meno legata alla corruzione.

Mani Pulite: Bettino Craxi

Bettino Craxi fu coinvolto nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano. Subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui. Bettino Craxi è stato uno degli uomini politici più importanti. Venne interpretato nel film Hammamet da Pierfrancesco Favino. Ad Hammamet ci morì e lì ci passò gli ultimi 7 anni della sua vita. Il ritorno in Italia avrebbe significato il carcere per il leader del PSI. Il motivo è proprio Mani Pulite. Craxi, primo Presidente del Consiglio socialista nel 1983, venne indagato e accusato di far parte del sistema delle tangenti, intascando i soldi non per il partito, ma per sé e per la sua famiglia. Craxi venne dichiarato latitante il 21 luglio 1995 e tutti i suoi beni vennero sequestrati.

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Tangentopoli e la corruzione dei partiti

I partiti fanno parte della storia italiana tutt’oggi. Sono associazioni o gruppi di persone in grado di dirigere la vita politica, considerati da una parte indispensabili alla nascita e al funzionamento della democrazia, ma visti da un’altra prospettiva sono tra le istituzioni più screditate del nostro tempo, forse per i diversi percorsi che hanno avuto. Sono, quindi, agenti di rappresentanza delle domande e degli interessi presenti nella società, ma anche i rappresentanti di fenomeni di corruzione, come lo è stato il caso Tangentopoli. Il caso Tangentopoli viene chiamato così per fare riferimento ai soldi che giravano tra politici, imprenditori… le cosiddette mazzette o tangenti. Questo triste episodio della storia politica si basava soprattutto sulla corruzione, soldi che in cambio di favori andavano a finanziare le casse dei partiti, come quello Socialista e la Democrazia Cristiana, costretti allo scioglimento dopo questi scandali.

I partiti tra corruzione e rinascita

Se i partiti fanno da intermediari con il popolo e lo Stato, è anche vero che sono stati la causa di molti problemi, di atti illeciti, di dare più importanza alla propria “vita” che a quella della società… c’è forse una chiave di volta, una soluzione al sistema dei partiti nella democrazia o la loro esistenza è inevitabile? Sono l’unica fonte possibile in grado di collegare i cittadini alla politica? Al contrario andremmo verso una democrazia diretta.

C’è da puntualizzare però che i partiti hanno avuto e hanno vita lunga, anche con i loro difetti. Cercano sempre di rinascere. Se le ideologie, soprattutto, negli ultimi anni, sono solo fini a sé stesse e sono affondate anche all’interno degli stessi partiti, da sole sarebbero, forse, il nulla.

 

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