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Il centrodestra si spacca sul Quirinale: Salvini e Meloni non collaborano, si rischia lo sfascio

Cosa sta succedendo nel centrodestra sul Quirinale

Si è tanto attesa la giornata di oggi come possibile svolta per le elezioni del Presidente della Repubblica. Ma con ogni probabilità sarà di nuovo un nulla di fatto. Anzi, oggi sembra essere il giorno definitivo della deflagrazione del centrodestra sul Quirinale.

Tutto si è consumato in fretta, con una discussione tra Salvini e Meloni ieri mattina prima del terzo scrutinio. Poco prima della votazione, infatti, il leader della Lega ha annunciato che la coalizione avrebbe scelto scheda bianca. Ma tra la prima e la seconda chiamata, Giorgia Meloni, a sorpresa, ha fatto sapere che i suoi avrebbero votato per Guido Crosetto.

Insomma, grande confusione anche all’interno della stessa coalizione. Tanto che Salvini sembra ormai preferire le trattative con il centrosinistra.

Il centrodestra si spacca sul Quirinale: Salvini e il PD

Matteo Salvini sta procedendo con le possibili trattative con Letta e Conte. Oggi avverrà un incontro comune. Intanto, il segretario del PD mette un punto fermo e assicura che “non ci sarà un Presidente di destra, venerdì voteremo un profilo non di parte e autorevole”.

In realtà, prevale ancora l’incertezza. Si parla di una rosa ufficiosa di nomi che comprende Per Ferdinando Casini, Mario Draghi, Giuliano Amato, Marta Cartabia, Sabino Cassese ed Elisabetta Belloni.

«Tutti nomi interessanti, ma che non sono di centrodestra», ha sottolineato il leader leghista. In particolare, su Casini, Salvini ha sottolineato che è «stato proposto dalla sinistra, eletto con il PD, ma io lavoro a una proposta di centrodestra».

Dal canto suo, Letta spera che almeno uno dei “no” arrivati da Salvini si possa trasformare in un “sì”. Che sia riferito proprio al nome di Mario Draghi?

Centrodestra diviso per il Quirinale: la mossa di Meloni

Giorgia Meloni è rimasta molto delusa dalla giornata di ieri, ritenendola un’occasione persa per la propria coalizione. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera ha così spiegato quanto successo: «Siccome nel centrodestra non c’è stata convergenza sulla proposta di Nordio, Moratti e Pera, abbiamo voluto dare una scossa indicando Crosetto, nella speranza che possa servire. Anzi, siamo sicuri che questo segnale servirà, perché Crosetto ha preso il doppio dei nostri grandi elettori».

Questo, non per altro, ha dimostrato che in Parlamento un candidato del centrodestra potrebbe vincere. Secondo Fratelli d’Italia, Salvini ha sì la delega a trattare, ma esclusivamente per i candidati proposti dal centrodestra e non per altri. Se la Lega dovesse smarcarsi dai piani concordati si rischierebbe il totale sfascio della coalizione.

 

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Editor: Susanna Bosio

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