Il Commissario Montalbano in tv
Riprendono gli appuntamenti su Ra1: in tv, il Commissario Montalbano, protagonista dell’episodio “Il senso del tatto”.
Il Commissario Montalbano in tv, alle 21.25.
Rai 1 ripropone un episodio andato in onda tempo fa. A due mesi dalla scomparsa del nostro amatissimo Andrea Camilleri, papà del celebre investigatore siciliano, la Rai gli rende nuovamente omaggio.
LA TRAMA
Enea Silvio Piccolomini, conosciuto come Nenè, viene ritrovato morto nella casa in cui viveva con il suo cane Osvaldo. Enea, cieco per un infortunio sul lavoro, sembra deceduto a causa di un incidente domestico.
Ma l’autopsia rivelerà che le cause della morte dell’uomo sono da attribuire ad un’overdose dei sonniferi che era solito prendere la sera, prima di coricarsi. La sorella Gnazia e suo marito Silvestro sono gli unici parenti del povero Nenè.
Non convinto della casualità dell’accaduto, il Commissario Montalbano – interpretato, come ben sappiamo, da Luca Zingaretti – convince la sua compagna Livia (Katharina Bohm) ad andare a Levanza, l’isola dove i parenti di Nenè gestiscono un albergo.
Qui Montalbano scopre che Nenè, spesso in visita alla sorella, aveva stretto amicizia con il pescatore Totò Recca. Ma, mentre cerca di sciogliere l’enigma, la situazione per il Commissario si complica con due omicidi inaspettati.
La serie televisiva, i cui episodi sono tornati in onda da ieri sera, è tratta dai conosciutissimi romanzi dello scrittore Andrea Camilleri. Le vicende vedono protagonista Salvo Montalbano, commissario di polizia di Vigata – paesino d’invenzione dell’autore – alle prese con crimini di mafia, omicidi e rapimenti. Ad aiutarlo nelle sue indagini, l’amico e vice Mimì Augello – con un debole per le donne – e l’ispettore Fazio – attento osservatore del mondo siciliano.
IL MAESTRO CAMILLERI
Andrea Camilleri è stato scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e regista italiano, tra i più prolifici del panorama contemporaneo. Amato in tutto il mondo, è stato tradotto in quasi 120 lingue. La sua grandiosa capacità scrittoria e il particolare linguaggio – commisto di italiano e siciliano – con cui dà voce ai protagonisti, lo rendono uno dei più grandi scrittori italiani dell’ultimo secolo.
Lo ricordiamo, a due mesi dalla triste scomparsa, con le sue frasi più belle.
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