Il compleanno di Gianni Versace: un mito che non tramonta mai
Il 2 dicembre ricorre il compleanno di Gianni Versace, lo stilista calabrese che ha reso celebre la Medusa in tutto il mondo
Il 2 dicembre ricorre il compleanno di Gianni Versace, lo stilista del Sud che con follia ha imposto il suo nome nel panorama internazionale della moda.
Parlare di lui al passato è doloroso. Lo è perché con Gianni, in quel nefasto giorno di piena estate, unanimamente abbiamo perduto un gioiello del prêt-à-porter italiano. Nel giorno che avrebbe dovuto festeggiare il suo 74° compleanno, se solo fosse ancora in vita, lo ricordiamo con un estratto della nostra Enciclopedia della Moda di MAM-e.it
“Nato nel 1946 a Reggio Calabria, Gianni Versace muove i primi passi nel mondo della moda aiutando la madre sarta, proprietaria di un negozio di abbigliamento che, oltre a rivendere modelli già pronti, produceva una propria linea.
Nel ’72 un viaggio a Milano, gli apre le porte dell’industria quando, chiamato da Ezio Nicosia e Salvatore Chiodini, collabora ad una collezione per Florentine Flowers. Le sue creazioni sono un successo e il suo nome comincia a girare tra gli addetti ai lavori. Questo gli permette di continuare a lavorare nel capoluogo lombardo. Disegna per le aziende come De Parisini, Callaghan, Genny e Alma. Nel 1976, con l’aiuto del fratello commercialista Santo, fonda l’azienda che porta il suo nome. La prima collezione donna viene presentata due anni dopo, al Palazzo della Permanente. Il successo di Gianni Versace è istantaneo. Lo stile viene applaudito immediatamente dalla stampa internazionale, entusiasta dei suoi abiti ricchi di contaminazioni di generi.” Continua a leggere.
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La morte di Versace
Gianni Versace era un mito in vita e ha continuato a esserlo anche dopo quel tragico 15 luglio di ventitré anni fa, in cui fu trovato morto sulla scalinata che conduceva alla scenografica villa Casuarina, da lui posseduta nel Deco District di Miami. A stroncare anzitempo con un colpo di pistola la vita di questo calabrese pieno di talento, era stato un ex modello caduto al livello più basso della scala sociale, Andrew Cunanan, trovato suicida di lì a pochi giorni.
Una morte imprevedibile e inattesa, quella dello stilista italiano più amato dalle rock star, che alimentò anche una ridda di ipotesi fantasiose; quasi che la vita di un uomo di tale inarrestabile creatività non potesse venir stroncata dal gesto incomprensibile di un folle.
Il mito di Gianni Versace non è mai tramontato anche perché le sue intuizioni e il suo stile, capace di portare una fresca ventata di anticonformismo nella moda degli anni ’80 e ’90. Ciò che continua a vivere nelle collezioni che la casa della medusa sforna sotto la direzione artistica di Donatella Versace e quella manageriale del fratello Santo.
Dopo varie vicissitudini che hanno riguardato l’assetto economico della maison, l’atelier creato da Gianni grazie ai primi rudimenti appresi nella sartoria materna di Reggio Calabria, è tornato competitivo sui mercati internazionali e guarda al futuro, quando toccherà ad Allegra, figlia di Donatella ed erede designata, prendere in mano le redini della maison.
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