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Il contratto di fondazione di Apple all’asta da Sotheby’s

Il prossimo 13 dicembre nella sede newyorchese di Sotheby’s verrà battuto all’asta il contratto di fondazione di Apple Computer Company. Un pezzo di carta, difficile da considerare come un’opera d’arte, che però ha un valora piuttosto alto. Almeno per i feticisti della Apple con un portafogli sostanzioso che si batteranno per aggiudicarsi il contratto stimato tra i 100.000 e i 150.000 dollari.

Un oggetto che sfrutta l’onda di emotività ancora viva per la morte di Steve Jobs, avvenuta lo scorso 5 ottobre in seguito a una lunga battaglia contro il cancro. Il contratto, che verrà proposto nella vendita di Fine Books and Manuscripts, è datato 1976 e porta le firme di Ronald G. Wayne, Steven P. Jobs e Stephen G. Wozniak.

Con questo accordo, l’allora ventunenne Jobs lasciava la società di videogames Atari, vendeva il proprio pulmino Volkswagen (mentre Wozniak faceva lo stesso con la sua calcolatrice) e si preparava a lanciare l’azienda di informatica più visionaria della nostra epoca. Tra alti e bassi, Jobs ha portato Apple ad essere sinonimo di un certo stile di vita, dove la tecnologia è un complemento delle nostre vite e non rinuncia al potere emotivo di un design impeccabile.

 

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