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Il Covid ha determinato un aumento delle adozioni di animali

Dopo il primo lockdown, dichiarato a marzo 2020 a causa della pandemia Covid-19 e protrattosi fino a maggio, il tasso di adozioni di animali ha iniziato gradualmente a salire. L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha annunciato infatti un incremento del 15% sulle adozioni di cani e gatti nelle varie città italiane.

La pandemia Covid-19 ha determinato un aumento delle adozioni di animali superiore al 15%

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L’aumento di adozioni di animali da canili e gattili italiani

Nei dodici mesi trascorsi dalla fine del primo lockdown, 17.600 animali tra cani e gatti hanno trovato una nuova famiglia e una nuova casa. Per la precisione parliamo di 8100 cani e 9500 gatti. Chi per i bambini, chi per avere più compagnia in casa e chi per coronare il sogno di una vita, in molti hanno voluto cogliere questo momento di rallentamento globale per adottare un amico a quattro zampe.

Il prezioso contributo dei volontari ENPA e di altre associazioni per la tutela degli animali

Senza il vitale contributo di tutti i volontari delle associazioni italiane per la difesa e la tutela degli animali, il crescente numero di adozioni non sarebbe stato possibile.

Senza alcun precedente nei decenni passati, molti rifugi Enpa in Italia sono rimasti vuoti, senza cani nè gatti da dare in adozione. A questo proposito si è espressa così la presidente nazionale Enpa Carla Rocchi:

“Questo forse è il piccolo miracolo di questa pandemia. Un miracolo che ha visto protagonisti gli animali presenti nelle nostre case che con il loro affetto ed amore incondizionato ci hanno aiutato in questo momento difficile”

Anche in Sud Italia, che registra un altissimo numero di cani e gatti randagi, il tasso di adozioni è aumentato in modo esponenziale.

Il risvolto della medaglia, in tempi Covid, è stato però anche l’alto numero di richieste di aiuto e supporto anche economico all’Enpa e ad altri enti, per la tutela di animali i cui proprietari, in molti casi anziani, erano ricoverati o deceduti. Sono state innumerevoli le difficoltà affrontate durante la pandemia e il conseguente lockdown. Per molte persone, l’impossibilità temporanea o permanente di accudire il proprio animale è stata tra queste.

Grazie quindi agli ingenti sforzi a carico di tantissimi volontari, possiamo dire che per migliaia di animali ci sia stato un lieto fine.

Ora, secondo ogni persona che collabora con le associazioni che si occupano delle adozioni degli animali, non resta che augurarsi che l’impegno preso al momento dell’adozione, sia stato fatto con la testa e soprattutto con il cuore, il che esclude per definizione l’idea di riportare indietro questi cani e gatti una volta tornati ad una situazione lavorativa e sociale di normalità.

Questi animali danno amore incondizionato e meritano a loro volta di ricevere lo stesso sentimento, per non dire molto di più.

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