Cinema,  Spettacolo

Il Festival del Cinema di Venezia

Sipario alzato, i protagonisti di questa 72° edizione del Festival del Cinema di Venezia sono già in scena. Da oggi fino al 12 settembre, fra red carpet e proiezioni, il Lido sarà invaso da critici, giornalisti, attori, registi, produttori e via dicendo, pronti ad assaporare pellicole restaurate e anteprime mondiali.

Film, in concorso e fuori, tutti attesissimi. A partire da Beasts of no nation di Cary Fukunaga, regista già consacrato con la serie TV True Detective, che si presenta alla giuria con un lungometraggio ispirato al romanzo nigeriano di Uzodinma Iweala e che racconta la vicenda di un bambino addestrato a diventare soldato. Una storia tanto dura quanto vera, come se ai registi – Fukunaga non è il solo- interessasse ora più che mai romanzare il reale.

Come nella pellicola Rabin, the Last Day di Amos Gitai che getta luce sul crescente odio che affligge la società israeliana odierna, oppure l’opera firmata da Zhao Liang dal titolo Behemoth. Minatori, fantasmi con una maschera di polevere, a cui le porte del paradiso non verranno mai aperte, condannati a vivere in un eterno purgatorio in cui la luce la si intravede appena. Tutti film –non solo nella sezione più attesa “ Venezia 72”, la cui giuria è presieduta da Alfonso Cuarón– destinati ad anticipare, come ha dichiarato il Presidente Barbera, alcuni elementi e forme di questa nuova epoca cinematografica.

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