Il film Bla Bla Baby di Brizzi: finalmente una commedia non banale!
Bla Bla Baby: un film commedia (finalmente) non banale! Fausto Brizzi torna al cinema il 7 aprile con una trama e un cast vincenti
Bla Bla Baby è il nuovo film commedia di Fausto Brizzi con Alessandro Preziosi e Matilde Gioli, in uscita al cinema venerdì 7 aprile 2022 e prodotto da Eliseo Entertainment con Rai Cinema (distribuito da 01 Distribution): scelta del cast convincente e trama ben costruita: la morale c’è, ma senza pedanteria.
Il cast: attori credibili nei loro ruoli, Fausto Brizzi fa centro con Alessandro Preziosi
Il cast del film Bla Bla Baby funziona bene: il protagonista, interpretato da Alessandro Preziosi, è Luca, un bidello inaffidabile ma che finirà per diventare un “eroe”. Il bagaglio di esperienza dell’attore, amato sin dai tempi di Elisa di Rivombrosa, e, forse, l’esperienza sul campo come papà sono il connubio perfetto per il ruolo affidato a Preziosi. La mimica facciale è fondamentale in un prodotto del genere e Preziosi è capace di usarla bene.
Anche Matilde Gioli, nel ruolo di mamma single, bella e dedita alla carriera, fa un bel lavoro. Ed è anche una bella occasione per riavvicinarsi al grande pubblico e mettersi alla prova con un ruolo diverso da quello di Giulia Giordano in Doc nelle tue mani.
Poi, nel film Bla Bla Baby, Cristiano Caccamo (Che Dio ci aiuti, Sotto il sole di Riccione) nei panni del cattivo ha del potenziale. Sì, siamo abituati a vederlo “buono”, ma ricordiamo che nel film di Brizzi inizialmente è severo ma insospettabile, solo dopo finisce per rivelarsi per ciò che è. Insomma, anche Caccamo funziona bene nel ruolo che è chiamato ad interpretare. E poi Maria Di Biase (Lol chi ride è fuori 2) non delude. Peccato per lo spazio ridotto (ma adeguato alla trama) riservato ai bravi Nicolas Vaporidis e Nina Torresi.
Sicuramente, quello di Luca è un personaggio ben scritto. Segnaliamo per esempio il dilemma che deve affrontare quando decide di muovere guerra al suo capo: rischiare di incrinare il rapporto con Silvia, passando per la parte del geloso stratega o lasciare che i dipendenti della Greenlight paghino le spese della scelleratezza di De Bortoli? Alla fine, l’onestà paga sempre. Ma non senza perdere qualcosa. Così, Brizzi non risparmia al protagonista le difficoltà dell’impresa affidata all'”eroe” del racconto. Ne esce una trama ben articolata, senza fronzoli, ma non senza pathos e ironia tipica di un film commedia.
La trama del film Bla Bla Baby: una morale per riflettere, ma senza appesantire
Quasi come in Baby Boss, nel film Bla Bla Baby i piccoli ospiti dell’asilo interno alla Greenlight, parlano tra di loro. Ma è solo grazie all’omogenizzato alla platessa contaminato, che Luca riuscirà a capire il linguaggio dei bambini. L’azione prende il via senza indugi e la struttura filmica regge. Non ci sono tempi morti: i tempi ben cadenzati fanno filare il racconto. A proposito della storia, il regista Fausto Brizzi ha detto:
“Volevo far guardare e giudicare ai bambini il mondo frettoloso degli adulti, per ricordare a noi genitori che non sempre diamo il miglior esempio. Soprattutto sono da proteggere i bambini nativi digitali. Non sappiamo cosa accadrà a un bambino abbandonato per ore davanti all’ipad… nel dubbio facciamoli giocare di più.”
Forse, la pretesa di un regista di dare voce a dei bambini, ai loro bisogni educativi e affettivi più profondi potrà sembrare arrogante. Forse. Ma il film di Brizzi Bla Bla Baby non pretende di fare la morale ai genitori, invita solo a prestare maggiore attenzione ai più piccoli con una storia carina, ove la “morale” (intesa come elemento narrativo imprescindibile in ogni storia) è sì riconoscibile, ma non sovraccarica la quota narrativa del film.
Allora, ben vengano alcune “chicche” narrative, come la poetica scena del phon verso la fine del film, dove le immagini parlano più delle parole: a questo è chiamato un prodotto audiovisivo e il film di Brizzi assolve al suo compito.
E perché no? Con un’eco alla storia di About a boy, una struttura drammaturgica ben studiata e priva di “tempi morti”, questo prodotto italiano potrebbe tranquillamente aprirsi all’esportazione varcando i confini del contesto nazionale.
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Editor: Federica Crespi
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