Il film Disney “Come d’incanto” usciva al cinema 13 anni fa
Arrivava il 7 dicembre 2007 in Italia la commedia musicale candidata agli Oscar
13 anni fa nei cinema italiani usciva “Come d’incanto”, il film diretto da Kevin Lima con protagonisti Amy Adams e Patrick Dempsey.
“Come d’incanto”, una favola moderna
Principesse, luoghi incantati e bellissime storie d’amore sono i principali temi tradizionalmente associati ai film Disney. Ma nel 2007, la casa di produzione ci regalava una storia che rivede e riadatta i suoi classici topoi in chiave moderna. Il 7 dicembre di 13 anni fa usciva infatti nelle sale italiane “Come d’incanto”. Enchanted (questo il titolo originale) è una commedia sentimentale e musicale con un’ambientazione insolita per una fiaba: Manhattan. Sì, proprio il famoso, affollato e globalizzato quartiere di New York. Ma procediamo con ordine. Cosa ci fa la protagonista di una favola nella Grande Mela?
Trama del film
La principessa Giselle vive nel meraviglioso regno di Andalasia, in un bosco popolato di piccoli animali suoi amici. Sogna (ovviamente) di trovare un uomo con cui scambiare il bacio del vero amore, “l’arma più potente che esista”. E lo trova in men che non si dica quando il principe Edward la sente cantare e si precipita da lei. Decisi a sposarsi il giorno dopo, i due vanno al castello.
Ma la perfida matrigna, la regina Narissa, teme che il matrimonio le porti via la corona. Per risolvere il problema, prima che Giselle arrivi all’altare la fa cadere in una fontana incantata che la spedisce nel luogo meno magico e pittoresco che si possa immaginare.
La principessa in carne e d’ossa si materializza così a Times Square, confusa e spaesata. Si imbatte tuttavia in Robert, cinico avvocato divorzista che sta rientrando a casa con la figlia Morgan di 6 anni, e decidono di ospitarla per la notte.
Ma la presenza della fanciulla non tarda a creare scompiglio nelle vite di tutti: incantata, ingenua e un po’ illusa, Giselle realizza abiti con le tende e i tappeti, fa le pulizie chiamando a raccolta le creature animali della città, e racconta i suoi sogni e la magia del suo regno a chiunque incontri. Robert, che sta per fare la proposta di matrimonio alla fidanzata Nancy, è inizialmente infastidito dal candore della principessa, ma si ricrederà ben presto.
Nel frattempo, il principe Edward è alla ricerca della sua futura sposa e anche lui, insieme a Pip, lo scoiattolo migliore amico di Giselle, arriva a New York (con tanto di spada, abiti sontuosi e calzamaglia).
Narissa gli sguinzaglia dietro il suo servitore Nathaniel, affidandogli tre mele avvelenate con cui uccidere la ragazza. Quando i suoi tentativi falliranno, sarà lei stessa ad approdare a Manhattan per portare a termine il lavoro. Ma nel frattempo qualcosa è cambiato, compresa Giselle. Che però crede ancora nel vero amore, e porterà anche altri a crederci. Riuscirà a sconfiggere la regina cattiva e trovare il suo lieto fine?
Tra musical e realtà
A rendere questa favola diversa da tutte le altre c’è innanzitutto l’essere stata realizzata in tecnica mista, a metà tra cartone animato e live action (in cui negli ultimi anni la Walt Disney Pictures ha realizzato numerosi prodotti). È poi indiscutibile la costante autoreferenzialità. Ci si rende ben presto conto dei continui richiami ai classici Disney, da Biancaneve a Cenerentola. Ma anche, come già detto, ai tradizionali temi delle precedenti fiabe, che vengono però decontestualizzati e portati nel XXI secolo.
E tuttavia il personaggio di Giselle, spesso ai limiti dell’ingenuità, non viene snaturato nel passaggio dal mondo incantato a quello reale. Semplicemente, diventa consapevole che la vita è fatta anche di grigi, di qualche arrabbiatura, di sentimenti forti. Ma il suo animo rimane comunque gentile e romantico. E naturalmente sempre pronto a dar voce a pensieri ed emozioni sotto forma di canzoni.
La pellicola infatti vanta una ricca colonna sonora, composta dall’inimitabile Alan Menken, autore delle musiche più belle e premiate della Disney (per citarne uno, “La bella e la bestia”), e da Stephen Schwartz, anche lui paroliere e compositore per la casa di produzione (ha ricevuto diversi Academy Award, tra cui quello per la colonna sonora di “Pocahontas” nel 1996).
Tre dei brani presenti hanno anche ricevuto la candidatura agli Oscar del 2008 come “Miglior Canzone”: Happy Working Song, So Close e That’s how you know.
Cast
“Come d’incanto” è stato diretto da Kevin Lima, già regista di alcuni film Disney come “Tarzan” e sceneggiatore di altri (“Aladdin“). Spiccano soprattutto i nomi di gran parte degli interpreti: la dolce Giselle è Amy Adams, divenuta nota al grande pubblico proprio per questo ruolo. Ad affiancarla è il bel Derek Shepherd di Grey’s Anatomy, Patrick Dempsey (protagonista quest’anno di “Diavoli” con Alessandro Borghi).
Il principe “fuori luogo” è James Marsden (Hairspray, “27 volte in bianco”), mentre il servile – ma con qualche sopresa – Nathaniel è interpretato da Timothy Spall, il Peter Minus della saga di Harry Potter. Completano il cast Idina Menzel (per i più piccoli Elsa di Frozen) come Nancy e una divertente, elegante e bellissima Susan Sarandon, nei panni della regina Narissa. Nel film in lingua originale, da notare anche la voce narrante, che appartiene a un altro nome noto alla Disney e sicuramente a tutto il mondo: la leggenda Julie Andrews.
A marzo 2020 è stato confermato l’attesissimo sequel – che molti prevedevano già nel 2010. Dovrebbe intitolarsi Disenchanted, e a dirigerlo sarà Adam Shankman. Non è ancora stata rivelata la data di rilascio e non si hanno informazioni neppure sul cast (che dovrebbe essere per lo più quello originale) e sulle riprese. Ci auguriamo comunque che il magico progetto possa essere realizzato quanto prima.
Il mondo reale, specialmente quello odierno, è ben lontano dall’incanto di una favola. Ma tutti abbiamo bisogno di un pizzico di magia, e se la si trova nel bel mezzo di una strada rumorosa e trafficata di Manhattan, probabilmente la si può trovare ovunque.
Autore: Chiara Anastasi
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